Ore 11.43 – Davanti all’Università Federico II di Napoli gli studenti hanno lanciato cartaigienica a simboleggiare “la scuola pubblica a rotoli”. Il corteo, aperto dallo striscione “Io Lotto l’otto ottobre”, registra la partecipazione di 35 mila studenti, il percorso porta al palazzo della Regione. “Nel primo pomeriggio – informa Andrea pelliccia dell’Uds Napoli” – faremo un’assemblea con le scuole coinvolte in casi di mancanza di aule, il Liceo Urbani” di S. Giorgio a Cremano e l’istituto Siani di Casalnuovo di Napoli e il Liceo Torricelli di Somma Vesuviana. (Guarda il video del corteo di Napoli).
Ore 11.40 – Il corteo provinciale aperto dallo striscione “Cambiare ora con l’Altrariforma”, registra la partecipazione di 4mila studenti, al termine si terrà un assemblea assieme a tutte le sigle che hanno organizzato la mobilitazionecon rappresentanze di dottorandi, ricercatori, precari. Ha aderito il Circolo Arci Lecce e la l’Flc parteciperà con una delegazione
Ore 11.34 – Studenti “fantasma” sulle gradinate del ministero dell’Istruzione a Roma. Decine di ragazzi indossano maschere bianche. Spiega il collettivo Senza Tregua: “Per lo Stato siamo solo numeri, non abbiamo identità, per questo le maschere che ci rendono irriconoscibili. Le maschere saranno il volto di un nuovo grande movimento studentesco”. (Guarda il video del corteo di Roma).
Ore 11.31 – Alla fine il blitz sotto la sede di Unindustria a Bologna è sfumato. Il mini-corteo guidato dai collettivi studenteschi Cas e Cua, che si era staccato in piazza della Mercanzia dal serpentone principale diretto in piazza Santo Stefano, non è arrivato in via San Domenico, sotto le finestre degli industriali, per dare man forte alla fiom. All’incrocio tra via Castiglione e via Varini il centinaio di studenti, soprattutto universitari, ha svoltato a sinistra verso via Santo Stefano dirigendosi nella piazza delle Sette Chiese per riunirsi con il corpo principale della manifestazione che ha raccolto nelle vie cittadine oltre 4mila persone.
Ore 11.30 – Il corteo è arrivato da qualche minuto sotto il ministero dell’Istruzione in viale Trastevere. A manifestare sotto il dicastero anche gli studenti disabili che denunciano “rischiamo, con i tagli, di essere espulsi dalla scuola”.
Ore 11.25 – Le manifestazioni contro la riforma della scuola stanno avendo una “grande partecipazione in tutte le città italiane”. Lo sottolinea una nota dell’Unione degli studenti. “A Torino – prosegue il comunicato – stanno manifestando 30 mila studenti, a Bologna 20 mila, a Milano 15 mila, a Firenze 5 mila e anche nelle città più piccole da Siena a Cosenza, da Catanzaro a Genova si registra la partecipazione di più seimila studenti. A Roma dove il corteo è appena partito, si registrano più di 30 mila persone, una partecipazione molto più imponente rispetto a quella del primo corteo del 2008 che ha lanciato la mobilitazione dell’Onda”.
Ore 11.15 – Qualche fumogeno, striscioni e slogan contro “la cultura militare nelle scuole” nel corteo che a Milano ha bloccato le vie del centro e si sta dirigendo verso il provveditorato agli studi di via Ripamonti. Apre il corteo un manifesto che ritrae il ministro Gelmini in tuta mimetica. “E’ vergognoso – spiega Gianmarco del coordinamento dei collettivi studenteschi – che il ministero avalli progetti che di fatto introducono l’educazione militare nelle scuole”
Ore 11.12 – Al corteo partecipano i collettivi milanesi e della provincia, i precari della scuola, Rete Scuole, rappresentanti delle università di Pavia e Varese, dei centri sociali, oltre al candidato sindaco, Giuliano Pisapia. Tra gli altri, sono presenti anche i militanti della Bottiglieria Occupata di via Savona, schierati dietro alle bandiere con il teschio pirata come annunciato nei giorni scorsi. Uno striscione invoca il “no allo sgombero” del centro sociale Fornace. Diversi gli slogan, compresi quelli contro la scuola di Adro, nel bresciano, al centro delle polemiche per la presenza tra i banchi di simboli che ricordano quelli della Lega Nord. “No alle scuole della Lega, no alle scuole in cui si prega”, urlano.