12.42 I manifestanti che stanno partecipando a Napoli al corteo contro la riforma Gelmini, dopo aver lasciato il molo Beverello si sono spostati in via Marina, dove stanno sfilando provocando il blocco della circolazione. Il corteo e’ in questo momento all’altezza di una delle sedi dell’Universita’ di Napoli Federico II.
12.40 Nessun accordo alla Conferenza dei capigruppo del Senato su come proseguire nella votazione del ddl Gelmini di riforma dell’Universita’. Le opposizioni insistono: il governo deve modificare l’art. 29 perche’ in conflitto con altre norme. Se cosi’ non sara’, Pd e IdV andranno avanti con le votazioni degli emendamenti e non danno nessuna garanzia sui tempi di approvazione del provvedimento.
12.29 Hanno assaltato il negozio della Mondadori, nella centralissima via Viotti a Torino, le centinaia di studenti che hanno promosso la manifestazione contro la legge Gelmini. Il corteo, a cui si sono annessi gli universitaria che hanno occupato Palazzo Campana,sede delle facolta’ scientifiche, ha tentato di forzare l’ingresso della libreria, ha acceso alcuni fumogeni e ha affisso uno striscione sulla vetrina riportante la scritta ”Questo Governo e’ fumo negli occhi”. Poi ha ripreso la sua marcia in strada
12.22 Alcuni studenti delle medie superiori hanno occupato la sala consiliare del Comune di Ancona e si sarebbero denudati, in concomitanza con le proteste contro il decreto Gelmini. La manifestazione e’ durata alcuni minuti, poi i ragazzi hanno incontrato il sindaco Fiorello Gramillano e l’assessore all’istruzione Andrea Nobili.
12.21 Sono i giornalisti e le forze dell’ordine i bersagli degli slogan urlati dai manifestanti del corteo partito da Piramide. ”Giornalisti primo nemico”, ”giornalisti terroristi” queste alcune delle frasi gridate che non hanno risparmiato neanche gli agenti e i militari presenti, in particolare i carabinieri; per la protesta contro il ddl Gelmini, motivo per cui gli studenti sono scesi in piazza oggi, c’e’ solo un coro ”non abbiamo governi amici”. Gli studenti e i lavoratori, ora arrivati a Porta Portese, stanno facendo esplodere alcuni petardi.
12.20 In una nota gli universitari di Palermo dicono che ”gli studenti avevano annunciato pubblicamente di volere occupare la presidenza della Regione Sicilia in seguito all’annunciato taglio di 8 milioni di euro all’universita’ da parte del governo Regionale”. ”Una protesta forte – aggiunge – dunque contro tutta la classe politica, ricordiamo che nella Regione Sicilia, la maggioranza e’ formata da Udc,Pd,Mpa,Fli tutti partiti che stanno all’opposizione del governo berlusconi ma che mantengono le stesse sue politiche anche nel territorio regionale”.
12.04 L’incontro con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, non è stato ancora ufficialmente chiesto dagli studenti che protestano contro la riforma Gelmini, ma fonti del Quirinale fanno sapere che quando ci sara’ la richiesta, il presidente e’ disponibile all’incontro
11.46 Tensione a Milano, sfondato cordone. Circa 300 studenti sono partiti dall’universita’ Statale di Milano per un corteo improvvisato diretto verso via Padova. Attimi di concitazione quando un drappello di agenti in tenuta antisommossa ha tentato di bloccare il corteo sul nascere nel vicolo di Santa Caterina. I ragazzi sono riusciti a sfondare il cordone di poliziotti e a raggiungere la circonvallazione interna, all’interno di via Francesco Sforza, dove e’ stato nuovamente bloccato dalle forze dell’ordine grazie all’arrivo di rinforzi. La decisione di scendere in piazza da parte degli studenti e’ arrivata in un’assemblea che si e’ svolta in una delle aule della sede centrale della statale, durante la quale il numero dei ragazzi e’ aumentato con l’arrivo degli studenti di altri atenei come il Politecnico. Obiettivo della manifestazione e’ quella di ”bloccare la citta”’, percorrendo una parte della circonvallazione interna e di quella esterna per raggiungere via Padova alla periferia nord del capoluogo lombardo.
Dopo una lunga fase di stallo, il corte di universitari di Milano ha ripreso la marcia e, nelle trattative con i responsabili dell’ordine pubblico, e’ stato deciso di cambiare l’obiettivo della manifestazione che si dovrebbe concludere alla sede distaccata di Scienze Politiche dell’Universita’ Statale in via Conservatorio. In precedenza, quando i manifestanti avevano sfondato il cordone delle forze dell’ordine, gli agenti hanno cercato di bloccarli usando i manganelli.