10.53 “Noi non siamo black bloc”. Questo รจ uno dei cartelli esposti da oltre duecento studenti delle scuole superiori di Roma riuniti a Piazza Trilussa e che si preparano a muoversi verso il centro per protestare contro il ddl Gelmini. ”Non vogliamo che passi questa riforma e siamo al fianco degli universitari – spiega Carlotta una studentessa del Virgilio – ma ci dissociamo totalmente da qualsiasi forma di violenza e da coloro che martedi’ scorso hanno spaccato le vetrine. Ieri abbiamo ricominciato la nostra mobilitazione in maniera pacifica, con flash mob, margherite e travestimenti e oggi intendiamo proseguire cosรฌ”. ”Speriamo che non vada come martedi’ scorso – aggiunge Federico, 17 anni – noi siamo contro la violenza e vogliamo una protesta pacifica”.
10.52 Un pacco dono piuttosto grande, lo trasportano in quattro, per la Cgil: e’ questa la prima iniziativa degli studenti, che con un piccolo corteo distaccato da quello che partira’ da Piazzale Aldo Moro, a Roma, vogliono raggiungere la sede del sindacato, per chiedere lo sciopero generale. ”Dentro questo pacco c’e’ una lettera – spiega Matteo, uno dei ragazzi che porta il dono – nella quale chiediamo alla Cgil lo sciopero generale. Questo dimostra che la nostra mobilitazione va ben oltre il ddl Gelmini”. ”Noi vogliamo bloccare il Paese – dice Andrea, 20 studente di lettere e appassionato di greco antico – nei prossimi mesi le manifestazioni continueranno, perche’ noi vogliamo riuscire in quello che il Parlamento non e’ riuscito a fare: mandare a casa Silvio Berlusconi”. La costola del corteo della Sapienza si dirige quindi verso Corso Italia, dove un sindacalista ricevera’ i ragazzi e il dono.
10.44 Dalle dieci alle venti porte di sedi universitarie chiuse con lucchetti: il movimento studentesco veneziano ha aperto con una ”operazione” in grande stile la giornata in cui il decreto del ministro dell’istruzione sta per essere approvato dal Senato. Lo scacco, che ha dato molto da fare ai vigili del fuoco i quali hanno dovuto aprire le sedi ad una ad una, ha scherzosamente simulato un maxisequestro dell’Universita’ da parte delle forze dell’ordine a causa del comportamento dei rettori veneziani. ”L’accusa e’ grave”, spiega una email spedita all’Ansa di Venezia da una certa Nera Clarisi , che parla di una ventina di sedi universitarie sbarrate da ignoti. ”L’ipotesi degli investigatori – prosegue lo scherzo – e’ che nella volonta’ di anticipare l’applicazione della riforma Gelmini ed i tagli del ministro all’economia Tremonti, il rettore di Ca’ Foscari Carraro e dello Iuav Restucci abbiano trascinato l’universita’ pubblica veneziana al fallimento”. Finora gli interventi dei vigili del fuoco sono otto: le porte erano chiuse con lucchetti e le serrature riempite di colla potente. Il nome Nera Clarisi e’ l’anagramma di ‘la crisi nera’: lo pseudonimo e’ stato attivato tre anni fa da una ventina di studenti che aveva prenotato e consumato una finta cena di laurea scappando poi senza pagare.
10.43 Sono circa 400 gli emendamenti che il Senato in giornata dovrร esaminare e votare. Dopo la bagarre di ieri sera sull’articolo 6 del ddl Gelmini, dove e’ stato evidenziato un ”pasticcio” dovuto ad una norma che viene modificata in quell’articolo e poi cassata in un articolo successivo, il 29, della stessa legge, su decisione della presidenza, l’esame degli emendamenti riprende dall’articolo 7 e proseguira’ per l’intera giornata sui 29 articoli della riforma universitaria. L’articolo 6, per ora accantonato, verra’ votato alla fine dell’esame del ddl e verranno rivotati quegli emendamenti che, in un momento di caos, erano stati dati per approvati dalla presidente di turno Rosi Mauro. Le opposizioni insistono, anche stamane, sulla necessita’ di modificare il ddl, perche’ gli articoli 6 e 29 sono in contraddizione fra loro mentre il governo intende sanare la contraddizione in sede di conversione del decreto legge milleproroghe. L’incidente di ieri ha ovviamente spostato il calendario dell’aula che prevedeva per stamattina il voto finale sulla riforma. Se non ci sara’ la decisione di proseguire ad oltranza, anche in serata, e’ probabile che la contestata riforma Gelmini diventera’ legge giovedi’ mattina.
10.33 Centinaia di studenti universitari e delle superiori si sono ritrovati questa mattina in piazza Garibaldi a Cagliari per protestare contro la riforma Gelmini. Moltissimi striscioni contro il ddl del Governo, trombette e fischietti. Dopo una mini assemblea i ragazzi della Rete hanno deciso di sfilare in corteo per le strade della citta’. Ancora non e’ stato stabilito il percorso: la manifestazione e’ controllata a vista da polizia, carabinieri e vigili urbani. Nel serpentone molti degli studenti che stanno occupando o autogestendo le scuole della citta’. Naturalmente e’ folta anche la rappresentanza degli universitari. Ieri sera c’e’ stata l’occupazione del Rettorato: gli studenti hanno trascorso dentro la struttura di via Universita’ l’intera notte. ”I politici si sono arroccati a Roma – ha spiegato Enrico Lallai, uno dei rappresentanti degli universitari – noi scegliamo le strade e le piazze della nostra citta’ come luogo di confronto e dialogo”.
10.32 A Palermo book bloc. E’ partito il ”Blocchiamo tutto day”, atto quarto. La protesta di studenti delle scuole superiori e universitari contro il ddl Gelmini che e’ in discussione in Senato non ha pero’ i numeri delle scorse manifestazioni. Sono circa duecento, infatti, i ragazzi che si sono incontrati davanti alla facolta’ di Lettere. Al corteo partecipano oltre che i ragazzi di Lettere, anche quelli di Architettura, Economia, Agraria, Scienze matematiche. Mentre Scienze politiche, Giurisprudenza e l’accademia di Belle arti scenderanno in piazza nel pomeriggio (concentramento al Politeama) con la rete dei collettivi. Gli studenti sono pronti a tentare l’occupazione delle sedi della Regione siciliana. Le loro ”armi” sono i book block, pannelli di polistirolo e legno con disegnate le copertine di libri famosi, che rappresentano gli ”scudi” degli studenti, e palloncini pieni di vernice. Prima della partenza i professori hanno raccomandato agli studenti di ”sorprendere non usando la violenza”.
10.30 ”Blocchiamo il ddl, salviamo la scuola l’universitร e il futuro!”: con questo slogan la Rete degli studenti sarร oggi in piazza a Roma ein molte altre citta’. ”Siamo esasperati – spiega l’associazione studentesca in una nota – da un governo che continua a giocare con le nostre vite, tagliando il presente e il futuro, distruggendo scuola, universita’ e ricerca e condannandoci a un futuro precario. La nostra esasperazione oggi scendera’ in piazza, con forme di protesta creative e non violente: cortei, manifestazioni, flash mob, lezioni in piazza, occupazioni di stazioni e monumenti, sono solo alcune delle iniziative previste per oggi”. Per la Rete ”quello che succede nei Palazzi lascia basiti”. ”Un governo che non c’e’ piu’ – spiega – ha deciso di rendere definitivamente inaccessibile il futuro per una generazione a cui hanno gia’ tolto tutto. Questo non e’ accettabile, chiediamo risposte immediate, chiediamo di bloccare questo ddl e di rifinanziare tutto il settore dell’istruzione pubblica, chiediamo di cambiare la scuola e l’universita’ partendo dalle proposte che portiamo in piazza da mesi, e che continueremo a portare”. E gli studenti annunciano che anche se il ddl dovesse passare continueranno a mobilitarsi.
10.23 ‘Ministro Gelmini, non siamo mica cretini. Noi vogliamo studiare, vogliamo ricercare, per una cultura libera e pubblica. Viva l’universita’ libera e pubblica”. Il ritmo e la melodia del Waka-waka, l’inno composto dagli studenti della Sapienza che stanno per dare inizio al corteo romano contro il ddl Gelmini. Con i cappelli di Babbo Natale in testa, i ragazzi hanno improvvisato un coro accompagnato dalla chitarra.
10.12 Parentopoli? La riforma serve a stroncarla. Lo ha ribadito, dai microfoni di Mattino cinque, il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini. ”E’ un atteggiamento diffuso nelle universita’ e i casi di questi giorni purtroppo – ha detto – non sono isolati. In molte universita’ c’e’ la promozione di parenti, amici e amici degli amici. Questi fatti – ha aggiunto – sporcano l’immagine dell’universita’ e del buon lavoro di tanti professori e ricercatori. Chi sta dalla parte dell’universita’ non puo’ far finta di non vedere questo malcostume. Bisogna mettere fine a questi comportamenti inqualificabili e il ddl lo fa in maniera netta impedendo le assunzioni di familiari fino al quarto grado di parentela”.
10.13 Attraverseranno anche i quartieri popolari della citta’ gli studenti che oggi manifestano a Roma contro il ddl Gelmini.ย Sfilerร per le vie di San Lorenzo e del Pigneto il corteo in partenza dall’universitร La Sapienza di Roma, dove si sono radunati gli studenti.
10.11 ”Dobbiamo votare ancora centinaia di emendamenti. E’ ragionevole pensare che il dibattito possa occupare tutta la giornata di oggi”. Lo ha detto il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, stamattina a Omnibus su La7 a proposito della discussione del decreto Gelmini sull’Universitร .
10.10 Quello che รจ accaduto con le votazioni di ieri in Senato e le successive decisioni assunte dalla Giunta per il Regolamento confermano che questo governo e questa maggioranza “stanno costruendo un mostro” nella procedura legislativa: lo ha detto la presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, intervenuta in Aula sulle decisioni della Giunta. “Non abbiamo condiviso la scelta della Giunta per il Regolamento. Poichรฉ – ha spiegato la senatrice Finocchiaro – si รจ deciso che una parte del controllo sul procedimento legislativo venga trasferito nelle stanze di Palazzo Chigi, io penso che le argomentazioni di oggi possano avere un peso ed essere motivo di riflessione finchรฉ non arriveremo al nodo del coordinamento formale. Non c’รจ nessuna contraddizione formale nel testo: essa รจ esplicita e netta. L’antinomia andava risolta nel procedimento legislativo. Credo che dobbiamo affermare con chiarezza un concetto: il governo ha un potere limitato sul procedimento legislativo. Non puรฒ entrare nel recinto della regolaritร del procedimento legislativo, quando ciรฒ accade รจ una spoliazione indebita del Parlamento”. L’esponente del Pd ha infine invitato governo e maggioranza “a riflettere su un paradosso: Camera e Senato si esprimono prima su un provvedimento, poi arriva il coordinamento formale e infine il governo presenta un decreto? Stiamo – รจ la conclusione della senatrice Finocchiaro – costruendo un mostro”.
9.56 In caso di necessitร oggi nel corso delle manifestazioni studentesche contingenti delle forze dell’ordine sono pronti per sostituire i militari davanti le sedi romane di Cgil-Cisl e Uil. E’ quanto e’ stato disposto dal Questore di Roma ieri nel corso del tavolo tecnico in accordo con i rappresentanti dei militari. Ora davanti le sedi sindacali sono presenti i militari ma in caso di necessita’ uomini delle forze dell’ordine sono pronti ad intervenire per la gestione dell’ordine pubblico.
10.04 I cortei studenteschi distribuiranno in giro per Roma pacchi regalo con le loro richieste. Tra queste “tassazione delle rendite finanziarie”, “basta veline in parlamento”, “abolizione legge 30 sulla precarietร ”, “tutela e valorizzazione beni culturali”. Tra i destinatari dei pacchi anche i giornalisti piรน fedeli al premier come Fede, Feltri, Sallusti, Belpietro e Porro.
9.55 “Alla Giunta รจ all’esame la riforma del Regolamento del Senato. In quell’occasione si affronterร il tema delle votazioni e si inserirร il discorso del massimale come precedente. Gli uffici, in ordine ai precedenti, forniranno eventuali chiarimenti. Il fatto di ripetere un paio di votazioni elettroniche si รจ reso necessario proprio perchรฉ non ero convinto”: lo ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani, in replica al senatore dell’Italia dei Valori Francesco Pardi che aveva criticato le decisioni prese ieri sera dalla Giunta per il Regolamento di far ripetere le votazioni su alcuni emendamenti dati erroneamente per approvati.
9.40 Per il senatore Pd Luigi Zanda la riforma favorisce i figli dei ricchi. ”Questa non รจ una riforma ma solo una legge che tradisce il diritto allo studio. Una pessima norma che ci vogliono far votare a scatola chiusa grazie a una presidenza del Senato che lavora per il governo”. E’ quanto afferma a Repubblica il vicepresidente dei senatori secondo cui il provvedimento ”toglie autonomia e non consente un vero controllo sulla valutazione dei docenti”.
9.38 Secondo Maria Stella Gelmini “la riforma dell’universitร รจ un passo avanti necessario verso il merito,la trasparenza, il diritto allo studio. In questi due anni il confronto con tutto il mondo accademico non e’ mai mancato. Ridare dignita’ e spendibilita’ ai titoli universitari italiani รจ indispensabile. La riforma รจ “urgente anche per questo”. E’ quanto afferma il ministro dell’Istruzione in una lettera pubblicata dal Corriere della Sera.
9.36 La seduta del Senato รจ iniziata alle 9,30. L’Aula riprende l’esame del provvedimento di riforma dell’Universitร . Il presidente del Senato Renato Schifani fara’ rivotare l’Assemblea sugli emendamenti accantonati ieri, dopo che in un momento di caos erano stati dati per approvati dalla presidente di turno Rosi Mauro. La decisione di rivotare รจ stata presa ieri sera, a maggioranza, dalla Giunta per il Regolamento.
9.33 Studenti in piazza anche a Palermo, nel giorno della mobilitazione nazionale indetta contro il disegno di legge sull’universita’. Da piazza Politeama, dove e’ cominciato il raduno, partira’ il corteo degli studenti medi, mentre dalle facolta’ di Scienze in via Archirafi e di Lettere in viale delle Scienze si muoveranno quelli organizzati dagli studenti universitari del coordinamento ”indisponibili” dell’ateneo palermitano.Tutti e tre sfileranno per le vie del centro cittadino per poi congiungersi. Ad aprire il corteo degli studenti medi sara’ uno striscione con scritto ”Blocchiamo la citta’ per bloccare il governo e il ddl”.
9.32 L’acqua di un centinaio di fontane di piazze italiane colorate di rosso: รจ l’iniziativa annunciata per oggi da Lotta studentesca per protestare contro la riforma Gelmini. Lo rende noto il responsabile provinciale di Catania del movimento giovanile di Forza Nuova, Gatano Bonanno. ”La nostra iniziativa – spiega – vuole stigmatizzare cio’ che sta succedendo in questi istanti nelle stanze del potere italiano: verranno tagliati fondi alla scuola pubblica, un miliardo di euro solo per quest’anno, verra’ distrutto il libero sapere e la ricerca delle universita’ per metterle in mano ad enti privati”. A Catania sono tre le piazza interessate: quella della stazione centrale, quella davanti il Palazzo di giustizia e quella dello storico rione Fortino. Nel Catanese sono previste iniziative a Militello, Scordia e Caltagirone.
ore 9. 20 Gli studenti assicurano che non andranno verso il centro, dove si trova la “zona rossa”. Percorerranno “strade molto ampie”. Il corteo potrebbe dirigersi verso la sede nazionale dell CGIL, in Corso d’Italia, per chiedere lo sciopero generale.
9.19 Il movimento di studenti Onda-anomala ha reso noto di avere compiuto la notte scorsa un’azione dimostrativa contro ”la violenza repressiva del governo nazionale” versando dello sterco, accompagnato da un biglietto dai contenuti offensivi, davanti uno dei cancelli d’ingresso della villa del ministro alla Difesa, Ignazio La Russa, a Ragalna, paese del Catanese alle pendici dell’Etna. L’azione, che e’ stata rivendicata con un’e-mail alle redazioni di diverse testate giornalistiche accompagnate da tre foto, non ha pero’ trovato riscontro dagli accertamenti compiuti sul posto dai carabinieri della compagnia di Paterno’ e della stazione di Ragalna, che la smentiscono in maniera ufficiale. Dalle indagini avviate da militari dell’Arma e’ emerso che le immagini allegate al messaggio di posta elettronica non corrispondono all’esterno della villa del ministro La Russa, e sono state scattate in un altro posto.
ore 9.18 Traffico scorrevole e blindatura soft e solo dove necessario. Si presenta cosi’ il centro di Roma in attesa dei tre cortei di studenti in occasione del voto al senato del ddl Gelmini. Per ora non sono state disposte chiusure al traffico ne’ blindature speciali di strade e vie di accesso al centro: per questo la circolazione e’ molto scorrevole aiutata anche dal fatto che alcuni negozianti del centro storico per timore di danneggiamenti hanno scelto oggi di non aprire. I blindati delle forze dell’ordine stazionano solo in prossimita’ dei palazzi delle istituzioni, in particolare vicino ai ministeri dell’Istruzione, dell’Economia e a Palazzo Madama. Mini pattuglie di uomini delle forze dell’ordine sono dislocate per il centro di Roma.