13:16, Bologna: escrementi alla sede del Pdl. Una trentina di chili di escrementi, portato in sacchetti di plastica, sono stati gettati da un gruppo di manifestanti all’interno della sede del Pdl di via Santo Stefano, nel pieno centro di Bologna, di cui era stata rotta la vetrina. L’episodio sarebbe stato compiuto dallo Spazio sociale studentesco.
13:00, Palermo: studenti nella cappella palatina. Anche la Cappella Palatina, la basilica all’interno di Palazzo dei Normanni, è finita nel mirino delle proteste contro la riforma Gelmini. Stamane intorno alle 11 decine di studenti universitari come normali turisti, hanno pagato il biglietto d’accesso per la visita della Cappella, situata dentro il complesso che ospita anche l’Assemblea Regionale Siciliana. Una volta all’interno, i giovani hanno esposto al primo piano dell’atrio, dove c’è la porta d’ingresso della Cappella, due striscioni con la scritta ”Non metterete i nostri cervelli in cassa integrazione”.
12:55, Cagliari, studenti bloccano l’autostrada. Dall’occupazione alla marcia: circa 300 studenti dell’Università di Cagliari si sono mossi in un corteo non autorizzato per le vie del centro cittadino per protestare contro il ddl Gelmini. I manifestanti si sono spostati prima in piazza Yenne e poi in via Roma dove stanno bloccando il traffico all’altezza del Municipio. Una parte dei ricercatori dell’Ateneo cagliaritano si trova invece alla manifestazione nazionale a Roma.
12:49, Bergamo, studenti sui tetti. Studenti sul tetto di una scuola anche a Bergamo, dove questa mattina sono state organizzate due iniziative per protestare contro il disegno di legge del ministro Gelmini, al vaglio del Parlamento. Una ventina di ragazzi, al termine di un corteo lungo le strade della città, sono saliti sul tetto dell’istituto tecnico industriale Giulio Natta e hanno calato quattro striscioni di protesta contro la riforma, tra cui uno che recita: ”Ci vogliono ignoranti, ci avranno ribelli”. Il corteo era partito dalla stazione ferroviaria di Bergamo e aveva bloccato per una decina di minuti il traffico in pieno centro cittadino, prima di spostarsi nei pressi del polo scolastico di via Gavazzeni, dove l’iniziativa si è conclusa con gli studenti sul tetto e l’esposizione degli striscioni.
12:49, Bologna, occupata l’autostrada. A Bologna la protesta anti Gelmini ha bloccato l’autostrada. Il corteo, alcune migliaia tra universitari e studenti delle superiori, è entrato, passando dal casello della Fiera, nel tratto cittadino dell’A14, invadendo entrambe le carreggiate. La circolazione era stata precedentemente deviata dalla polizia.
12:43, Pisa, stazione occupata. Gli studenti che protestano contro il ddl Gelmini hanno occupato i binari alla stazione di Pisa, con conseguente blocco del traffico ferroviario. Ad ‘invadere’ la stazione sarebbero stati centinaia di giovani. Gli studenti stamani a Pisa hanno dato vita a un corteo lungo il centro della città toscana, mandando il traffico in tilt.
12:32, Cosenza: studenti sull’autostrada. Circa duemila studenti dell’Università della Calabria hanno bloccato lo svincolo di Cosenza Nord dell’autostrada Salerno Reggio Calabria. Gli studenti, che stanno occupando anche il rettorato e l’aula magna dell’Università, stamani si sono ritrovati nel campus e poi hanno poi hanno dato vita ad un corteo che si è diretto verso l’imbocco dell’autostrada, distante pochi chilometri dal campus e lo hanno occupato.
12:22, Napoli: lanci di uova e sacchetti di rifiuti. Lanci di uova, sacchetti di immondizia e vernice rossa contro il portone della sede dell’Unione degli industriali di Napoli, in piazza dei Martiri. A effettuarli alcuni manifestanti che fanno parte del corteo contro la riforma dell’Università. Il portone è chiuso ed è presidiato dalla polizia in assetto antisommossa. I manifestanti si sono spostati da piazza dei Martiri alla vicina piazza Vittoria dove e’ in corso un blocco stradale.
11:50, Genova: scontri tra studenti e polizia. Momenti di tensione, manganellate e brevi scontri con le forze dell’ordine davanti alla Prefettura di Genova durante la giornata di protesta organizzata dagli studenti medi e universitari. I manifestanti hanno gridato ”dimissioni”, ”Berlusconi mafioso” e altri insulti al governo davanti alla prefettura e lanciato oggetti, uova e fumogeni contro poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa. Alcuni tra gli organizzatori hanno cercato di riportare la calma, bloccando i manifestanti più esagitati, mentre le forze dell’ordine tiravano qualche manganellata. Quindi il corteo proveniente da piazza Caricamento ha ripreso la strada andando verso piazza Corvetto. Tra gli slogan del corteo ”Contro la crisi del padrone lotta di classe rivoluzione” e ”sciopero generale”.
11:44, Napoli, vernice rossa al Cepu. Vernice rossa contro l’insegna del Cepu, in via Chiatamone, a Napoli. L’hanno lanciata alcuni manifestanti che stanno prendendo parte al corteo contro la riforma Gelmini. Vengono urlati anche slogan contro il ministro dell’Istruzione, tra cui ‘sanpietrini contro la Gelmini’.
11:41, Palermo, città paralizzata. Il centro storico, la zona dei palazzi della Regione e dell’Ars, le principali arterie commerciali, sono percorse dai vari cortei degli studenti medi e degli universitari che stanno realizzando il ”blocchiamo tutto day”. Il traffico è in tilt. Migliaia di studenti si trovano in via Volturno, a Palazzo d’Orleans e stanno confluendo verso la Cattedrale per percorrere corso Calatafimi con l’intenzione di andare a bloccare l’autostrada Palermo-Messina-Catania-Trapani. Il coordinamento degli studenti medi afferma che per le strade ci sono circa 50 mila studenti. Stime delle forze dell’ordine parlano di diecimila persone. I giovani di ”Azione Universitaria” sostengono invece che ”la stragrande maggioranza degli studenti non va ai cortei guidati dai baroni e soltanto mille studenti, su oltre sessantamila iscritti all’ateneo di Palermo, hanno aderito alla manifestazione di questa mattina”. Azione Universitaria annuncia ”una campagna capillare in tutte le facolta’ dell’ateneo di Palermo per spiegare agli studenti i veri effetti che la riforma avrà sull’università.
11:41, Napoli, lo striscione in ricordo di Monicelli. Uno striscione in testa al corteo degli universitari che stanno sfilando per le strade di Napoli e’ stato dedicato allo scomparso regista Mario Monicelli. ”Caro Mario, la faremo sta rivoluzione”, è stato scritto dai manifestanti. Un nuovo lancio di sacchetti di rifiuti è stato effettuato dagli studenti. In precedenza l’immondizia era stata buttata davanti all’ingresso del palazzo della Provincia di Napoli. Ora il lancio è avvenuto contro l’entrata della sede della Regione Campania, a Palazzo Santa Lucia.
11:40, Venezia: assediata la stazione di Mestre. La protesta degli studenti veneziani contro la riforma dell’Università targata Gelmini ha portato all’assedio della stazione ferroviaria di Mestre con forti ripercussioni sul traffico ferroviario. Circa 500 ragazzi si sono posizionati lungo le banchine dei binari ”1”, ”2” e ”3”, in genere dove transitano i convogli passeggeri principali a cominciare dagli Eurostar. Circostanza che ha fatto decidere di rallentare l’ingresso in stazione dei treni e il il dirottamento di numerosi convogli sugli altri binari per motivi di sicurezza. I giovani sono giunti in stazione in parte, circa 200 persone, dopo un corteo nel centrale Corso del Popolo di Mestre, mentre gli altri hanno raggiunto la stazione dopo essere sfilati in centro storico ed aver preso il treno nella stazione lagunare di Santa Lucia.
11:38, Udine e Trieste. Un corteo non autorizzato di ricercatori e studenti contro la riforma dell’Università ha creato disagi al traffico a Trieste. I manifestanti, dopo aver sfilato all’interno del campus dell’ateneo giuliano – ricevendo il saluto del rettore Francesco Peroni – sono scesi verso il centro della città, occupando la carreggiata, sorvegliati a vista dalle forze dell’ordine. Lungo il percorso il traffico di automobili e mezzi pubblici è stato costretto a fermarsi per lasciare passare la manifestazione. In piazza Oberdan, ai piedi del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, un gruppo di studenti e ricercatori ha organizzato un presidio, che si sposterà nel primo pomeriggio in piazza dell’Unita’ d’Italia, nei pressi della Prefettura. A Udine, studenti e ricercatori hanno invece organizzato un presidio con un maxischermo per seguire in diretta i lavori parlamentari sul ddl Gelmini. Uno striscione e’ stato appeso sull’edificio del Municipio, con la scritta ”Gli atenei come Pompei”.