NAPOLI – Una scatola di cartone in testa e due badge in mano, strisciati insieme. Questo l’escamotage dei furbetti del cartellino del Comune di Boscotrecase, in provincia di Napoli. Una scatola per nascondere la propria identitĆ che ĆØ servita a ben poco: con oltre 200 episodi di assenteismo i 23 dipendenti comunali sono stati raggiunti da altrettanti ordini di custodia cautelare la mattina del 12 luglio. Le accuse per i 23 denunciati sono diĀ truffa aggravata ai danni delloĀ Stato e di false attestazioni in servizio.
Le telecamere nascoste dagli investigatori hanno documentato comportamenti truffaldini come “passare” il badge anche per colleghi assenti o “passare” e andar via per affari privati. Non ĆØ mancato poi il dipedente “sospettoso” che ha passato il suo badge e quello del collega con una scatola di cartone in testa, per evitare di essere ripreso dalla telecamera. Le indagini sono state coordinate dalla Procura di Torre Annunziata e i 200 episodi di assenteismo si sono registrati in poche settimane.Ā Sei dipendenti del ComuneĀ sono cosƬ finiti agli arresti domiciliari. Tra le 23 misure cautelari eseguite dai carabinieri, oltre agli arresti ci sono 13 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria con contestuale sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio per la durata di uno e quattro sospensioni dall’esercizio per 6 mesi. Complessivamente sono poco più di 60 i dipendenti del Comune.
La notizia delle 23 misure cautelari arriva alla vigilia dell’entrata in vigore delle nuove regoleĀ sui procedimenti disciplinari per i dipendenti pubblici colti a strisciare il badge e poi andarsene via. Da mercoledƬ 13 luglio infatti entraĀ in vigore il decreto anti-furbetti, attuativo della riforma Madia, a poco meno di un mese dal Cdm che l’ha approvato e a due settimane dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il cosiddetto ‘furbetto del cartellino’ sarĆ sospeso in 48 ore, restando senza stipendio (solo un’indennitĆ ) e l’iter per il licenziamento si dovrĆ concludere in 30 giorni. Il dirigente che si gira dall’altra parte potrĆ essere punito, a sua volta, con il licenziamento.
Le nuove regole, si legge nel provvedimento, “si applicano agli illeciti disciplinari commessi successivamente alla data di entrata in vigore” del testo, appunto mercoledƬ 13 luglio. Dipendenti e dirigenti quindi avvisati, da domani si cambia e una fetta dei circa 7mila procedimenti disciplinari che ogni anno vengono avviati seguirĆ un altro iter, che renderĆ più veloce mettere alla porta il lavoratore pubblico infedele (il percorso tradizionale ha una durata di 120 giorni).
(Frame da YouTube)

