
ISLAMABAD – Quasi 50 morti sono il bilancio di due azioni terroristiche che hanno insanguinato la domenica in Pakistan. Un nuovo attacco si è verificato lunedì mattina, finora non si conosce il numero delle vittime.
24 morti sono il conto provvisorio dell’assalto lanciato da un commando di terroristi contro l’aeroporto internazionale di Karachi. I talebani ne hanno rivendicato la paternità.
Altre 23 persone sono morte nel Baluchistan in un ristorante fatto saltare da un kamikaze: erano pellegrini musulmani di fede shiita di ritorno dall’Iran.
Il numero dei morti di Karachi è salito a 24 nella notte, fra agenti della sicurezza e componenti del commando assalitore.
Gli aggressori hanno aperto il fuoco con armi automatiche e hanno lanciato almeno una granata. I voli sono stati sospesi e le forze di sicurezza hanno isolato l’area dello scalo.
Karachi è la più grande città del Pakistan. Secondo l’agenzia Agi, che cita l’emittente Geo Tv. Gli aggressori, almeno 4, sono riusciti ad entrare sulla pista da un cancello, lanciando granate e sparando con armi automatiche. Ne è nata una sparatoria in cui si sono registrate le vittime.
L’altro sanguinoso attentato appare a sfondo interconfessionale. Il Baluchistan, nel Pakistan sud-occidentale, è area di conflitto fra musulmani sunniti radicali e sciiti. Un attentatore suicida ha fatto strage in un ristorante affollato di pellegrini sciiti di ritorno da un tour religioso nel confinante Iran. Secondo fonti locali citate dall’Afp e riportate dall’Ansa, 23 persone sono state uccise nell’esplosione.
