
LONDRA -Circa 100 anarchici hanno protestato a Londra davanti la casa di Boris Johnson, l’ex sindaco di Londra ora ministro degli Esteri nel governo di Theresa May e fautore tra i conservatori della Brexit. Siamo a Islington, zona a nord di Londra: qui, venerdì 15 luglio si sono radunati gli appartenenti al gruppo di azione diretta fondato nel 1982 “Class War”.
A volto coperto, gli anarchici hanno marciato verso la casa di Boris Johnson e si sono scontrati sia la polizia, sia con alcuni sostenitori di Johnson. Alcuni hanno scandoto slogan in cui minacciavano di “uccidere Boris Johnson”. Non sono mancati i fumogeni che hanno investito di fumo la casa da quattro piano valutata secondo quanto scrive il Daily Mail, più di 2,7 milioni di euro.
I manifestanti hanno sfilato con uno striscione con la faccia di Mr Johnson e la lama della ghigliottina. Il ministro degli Esteri non era in casa al momento, ma un manifestante ha urlato che se Boris tornasse, sarebbe “probabilmente stato ucciso”. La protesta è diventata violenta a causa di alcuni sostenitori di Johnson che si sono avvicinati al gruppo con l’intento di fare a botte.
Una donna presente ha riportato ferite in testa aizzando la reazione degli anarchici che sono stati fermati dalla polizia. La folla a questo punto si è scagliata anche contro gli agenti. Un’ambulanza ha soccorso la donna ferita e l’uomo responsabile delle provocazioni è stato arrestato. Due manifestanti sono stati invece arrestati per aver aggredito la polizia.