ROMA – “E’ un momento un po’ complesso“. Così il sindaco di Roma, Virginia Raggi, con gli occhi lucidi e più di un momento di esitazione è intervenuta alla tradizionale Messa di Natale per i meno abbienti, organizzata nell’Ostello della Caritas.
Raggi si è commossa durante una suonata per violino e poi le lacrime sono sgorgate quando è salita sull’altare alla presenza del vicario di Roma, Cardinale Agostino Vallini, e di monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas diocesana di Roma. Evidente, nelle sue parole, il riferimento a queste ultime settimane della giunta capitolina, scandite da indagini della Procura e dimissioni che hanno finito con l’aprire una crisi politica all’interno del Movimento 5 Stelle, seppur ricomposta, a fatica.
Lacrime irrefrenabili, tanto da essere costretta a scusarsi più volte prima di pronunciare il suo discorso. Dinanzi alle lacrime della prima cittadina la platea le ha tributato un sentito applauso. All’uscita dalla funzione, la sindaca ha spiegato ai giornalisti che la messa è stata “intensa, toccante, in un luogo simbolico e in un momento difficile per la città di Roma”.
“Noi vogliamo prendere esempio da voi – ha detto poi la Raggi dopo essersi ripresa dalla commozione e aver bevuto un bicchiere d’acqua – non lasceremo indietro nessuno, non è facile ma noi vogliamo farlo. E lo vogliamo fare con un percorso di legalità, che non dà risposte immediate, ma vogliamo farlo e costruire proprio il senso di comunità”.
L’ostello ospita 185 persone ogni notte e ieri sera, notte di Natale, dagli abituali 300-350 si è arrivati a 500. La struttura nel giugno 2017 compirà 30 anni: nacque con l’obiettivo di assistere i primi senza fissa dimora che allora bivaccavano alla Stazione Termini. Un anno fa si sono conclusi i lavori di ristrutturazione e l’ostello è stato inaugurato ed intitolato alla memoria di monsignor Di Liegro.