
Alec Baldwin, il giallo del vero proiettile (Ansa)
Alec Baldwin, proiettile vero, il caso. Ad Alec Baldwin era stata consegnata un’arma carica da un assistente alla regia che gli aveva indicato fosse sicura. Succedeva poco prima del tragico incidente costato la vita al direttore della fotografia Halyna Hutchins durante le riprese di un film western in un ranch di Santa Fe.
Alec Baldwin, proiettile vero, il caso
Lo rivelano i primi documenti sull’indagine diffusi dai media americani. Secondo gli investigatori, comunque, l’assistente alla regia, David Halls, non sapeva che l’arma avesse proiettili veri prima di consegnarla a Baldwin.
La responsabile del controllo armi sul set di Santa Fe era una giovane di vent’anni al primo incarico, Hannah Gutierrez Reed. Lo ha rivelato la Bbc, dopo aver ottenuto un documento che mostra i membri della troupe che erano previsti sul set quel giorno.
Il particolare che la Reed fosse al primo incarico è stato reso noto dal Los Angeles Times. La pistola di scena, con cui Baldwin ha ucciso Halyna Hutchins, conteneva un “live single round”. Ossia un solo colpo, secondo un’e-mail inviata dall’International Alliance of Theatrical Stage Employees ai suoi membri.
I protocolli standard di sicurezza, inclusi i controlli sulla pistola, non erano rispettati in pieno sul set di ‘Rust’. E già nei giorni precedenti all’incidente almeno un operatore si era lamentato con un manager di produzione sulla sicurezza delle pistole sul set.
Alcune fonti hanno rivelato che sabato scorso la controfigura di Alec Baldwin aveva sparato accidentalmente due colpi. Anche a lui avevano detto che la pistola non aveva alcuna munizione, neanche a salve.
L’assistente grida a Baldwin: “Cold gun”
L’assistente Halls aveva consegnato la pistola a Baldwin urlando “cold gun”, il che significava che l’arma non avesse proiettili veri.
A quel punto l’attore ha colpito il direttore della fotografia Halyna Hutchins al petto, uccidendola. Mentre il regista Joel Souza, che si trovava dietro di lei, è rimasto ferito.
Gli investigatori hanno sequestrato tutte le armi e le munizioni presenti nel set, le macchine fotografiche e le apparecchiature informatiche e gli abiti indossati dagli attori al momento della sparatoria.
L’ufficio dello sceriffo della contea di Santa Fe ha affermato che l’indagine “rimane aperta” . Nessuno ha presentato accuse specifiche.
Problemi di sicurezza nella produzione
Secondo il Los Angeles Times e altri media, diversi membri della troupe hanno abbandonato la produzione a causa di preoccupazioni sulle condizioni e sui problemi di sicurezza, comprese le procedure di sicurezza delle armi, e sui protocolli Covid non seguiti prima delle riprese.
Ma in una nota la casa di produzione, Rust, ha sottolineato che “la sicurezza del nostro cast e della troupe è la massima priorità.
Ed “anche se non siamo stati informati di alcun reclamo ufficiale riguardante la sicurezza di armi o oggetti di scena sul set, condurremo una revisione interna delle nostre procedure, mentre la produzione viene interrotta”.