SHANGHAI 29 MAG Polemiche in Ci – SHANGHAI, 29 MAG – Polemiche in Cina per l'uscita di
'Kung Fu Panda 2', il sequel del grande successo del 2008, 'Kung
Fu Panda', il film a cartoni animati che racconta le vicende di
un panda gigante che impara le arti marziali. Ieri mentre
migliaia di persone hanno fatto lunghe file per accaparrarsi un
biglietto per vedere il primo spettacolo, molti altri invece
hanno iniziato una campagna di boicottaggio del film.
'Kung Fu Panda 2' e' stato presentato in Cina in concomitanza
della Giornata internazionale dei bambini. Il nuovo film,
rispetto a quello precedente, contiene piu' elementi cinesi come
il gioco delle ombre e la danza del leone. Tuttavia, alcuni
artisti e studiosi cinesi affermano che il film, prodotto dalla
DreamWorks, distorce la cultura cinese e serve come strumento
per ''rapire'' la mente del popolo cinese.
''Il Children's Day deve essere puro, – ha scritto in una
lettera aperta ai dirigenti del cinema cinese Zhao Bandi, un
artista di avanguardia, secondo quanto riferisce l'agenzia Nuova
Cina – non bisogna trasformarlo in un giorno per fare fare soldi
ad Hollywood''. Gia' nelle ultime due settimane, Zhao ha usato i
propri soldi per far pubblicare annunci sui giornali a Pechino e
Canton, invitando i fan a non guardare il film. ''La mia e' una
vera e propria battaglia'', ha detto l'artista. Anche nel 2008,
Zhao aveva avviato campagne di boicottaggio per Kung Fu Panda,
che pero', a dispetto del suo impegno, si rivelo' un successo
incredibile ai botteghini cinesi incassando circa 180 milioni di
yuan (27,7 miliardi di dollari Usa). La battaglia di Zhao
e'sostenuta anche da Qingdong Kong, un noto professore di lingua
cinese presso l'Universita' di Pechino, che ha detto che gli
elementi cinesi del film sono diventati la pubblicita' di
prodotti per difendere la cultura americana. ''Si tratta di una
invasione culturale'', ha detto Kong. Il personaggio principale
del film, il Panda Po, ha pero' milioni di fan in Cina.
''Non voglio parlare di invasione culturale'', ha detto Li
Jiayi, uno studente universitario di Pechino alla Xinhua. ''Non
vedo niente di male nel fatto che altri utilizzino i nostri
elementi culturali per fare un film''. Yuan Weili, una
venticinquenne di Shijiazhuang, capitale della provincia
settentrionale dell'Hebei, ha detto all'uscita del cinema di
aver aspettato tre anni per vedere il sequel. ''I fan di Po sono
tantissimi. Nonostante sia un cartone animato, e' molto amato
anche da molti adulti come me'', ha spiegato.
Secondo Cao Hui, vice direttore generale della Shenzhen Global
Digital Creations, una importante societa' che realizza
animazioni digitali, invece che guardare ai boicottaggi, i
produttori dei film dovrebbero imparare dal film a fare un uso
migliore degli elementi della storia cinese. ''Tecnicamente,
Kung Fu Panda non e' migliore di film cinesi – ha detto Cao – ma
per quanto riguarda le competenze sulla storia da raccontare, i
film cinesi hanno ancora una lunga strada da percorrere''.
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