ROMA- 'Cinque', opera prima di Francesco Maria Dominedo', e' una specie di 'Romanzo criminale' fatto con molta economia, ma non senza ritmo. Insomma un film (in sala da domani distribuito da Iris) piu' che indipendente (circa 450.000 euro) che racconta una storia tutta romana con location il Quarticciolo e Roma est. Musiche di Louis Siciliano per raccontare la storia di cinque ragazzi (da qui il titolo) che fanno amicizia in riformatorio per diventare poi una banda. Cresciuti in mezzo alla strada, i cinque della storia alla fine, dopo un proficuo traffico di droga con la Spagna, fanno un salto di qualita', ovvero mettono mano a una grossa rapina. Da qui bella vita, donne, droga e denaro che faranno sentire la banda quasi onnipotente, anche se, alla fine, si accorgeranno che sono andati a toccare una realta' (quella della mafia russa) troppo feroce anche per loro.
Il film, che e' tratto da una storia vera, ha come protagonisti della banda: Manolo (Matteo Branciamore); Gianni (Stefano Sammarco); Luigi (Christian Marazziti); Fabrizio (Alessandro Tersigni) ed Emiliano (Alessandro Borghi). Ma nel cast troviamo anche Rolando Ravello (nel ruolo di un cinese, Pak Do Ik) Francesco Venditti (Angel), Loredana Solfizi (Teresa) e Giada De Blanck (Irina). ''Piu' che a Romanzo criminale – ha spiegato il regista esordiente nato a Parigi nel 1965 – volevo raccontare piu' che altro una storia di amicizia''.
Certo, ha aggiunto Dominedo' ''sono un ammiratore di Romanzo criminale, ma mi sono ispirato per 'Cinque' piu' ai cosiddetti 'poliziotteschi' italiani degli anni Settanta alla Ferdinando Di Leo (film a cui si sono ispirati registi come Tarantino)''. Da parte di tutto il cast del film, che in parte ammicca al fumetto, quasi un tormentone nel ringraziare il quartiere romano del Quarticciolo. ''Ci hanno aiutato tanto quelli del quartiere'', dicono un po' tutti durante la conferenza stampa: ''C'era ad esempio anche una signora al primo piano che sfornava lasagne a piu' non posso per farci mangiare''.
