Che noia, e che ipocrisia, il “politicamente corretto”, parolòa di Clint Eastwood. In occasione dell’uscita del suo film “Gran Torino”, Clint Eastwood ha lasciato delle dichiarazioni secondo le quali le persone stanno perdendo il loro senso dell’umorismo.
Il settantanovenne attore e regista statunitense ha infatti detto che lui potrebbe tranquillamente scherzare sulla nazionalità delle persone e sulle difrenti etnie, senza la paura di essere etichettato un razzista.
“Trovo ridicolo essere chiamati razzisti per degli scherzi o delle prese in giro su abitudini di diverse razze”. Parole sincere per Clint Eastwood che nel suo ultimo film tratta proprio questi argometi in quanto interpreta un burbero anziano che detesta i coreani. L’attore infine ha aggiunto che si spende troppo tempo cercando di essere politicamente corretti su ogni cosa.