Un film imperdibile per tutti gli amanti del rock, ancor meglio se affetti da un’inguaribile nostalgia per gli anni ’80. E poco importa se i puristi del cinema impegnato storceranno il naso. Rock of Ages, trasposizione cinematografica dell’omonimo successo di Brodway diretta dall’ex coreografo Adam Shankman – già autore di Hairspray -, è un musical riuscitissimo, omaggio agli anni d’oro dell’epopea glam-metal. Un genere musicale simbolo degli anni ’80 che seppe fondere con ammiccante ironia gli stilemi dell’hard rock più commerciale con un look ultra-patinato e testi strappalacrime.
La pellicola di Shankman, come da copione, non poteva che essere ambientata a Los Angeles, la culla del rock eighties. Siamo nel 1987 e il Bourbon Club, nonostante gli affari non vadano più alla grande, continua ad essere il tempio della scena musicale della città . E’ qui, sulla mitica Sunset Strip che s’incontrano Sherry (Julianne Hough), ragazza di provincia decisa a sfondare come cantante, e Drew (Diego Boneta), barman con una bruciante passione per la musica. Tra i due sboccerà l’amore mentre l’amicizia con il loro datore di lavoro Dennis Dupree (Alec Baldwin), proprietario del Bourbon, li introdurrà nel mondo del rock and roll. Tutto sembra andare per il meglio ma lo storico locale, strangolato dai debiti e perseguitato dalle associazioni cattoliche capitanate dalla moglie del sindaco, rischia di fallire. L’unica salvezza è rappresentata dall’ultimo live degli Arsenal, il cui leader Stacy Jaxx (Tom Cruise), rockstar adorata dalle folle, non sembra più in grado di reggere il palco a causa dei suoi eccessi…
Nonostante uno script ridotto all’osso, in Rock of Ages tutto funziona alla perfezione a partire da un cast azzecatissimo dove spiccano star del calibro di Alec Baldwin, Catherine Zeta Jones (spassosissima nelle vesti della conservatrice ultracattolica), Russell Brand, l’ottimo Paul Giamatti (perfetto nel ruolo del manager truffaldino) e la cantante soul Mary J. Blige.
Su tutti, al di là dell’ottimo gioco di squadra, spicca il vero protagonista della pellicola: Tom Cruise. Il suo personaggio, Stacey Jaxx ovvero la perfetta caricatura della rockstar maledetta è da applausi. Carismatico, ipnotico, tormentato, perennemente ubriaco. La perfetta fusione tra Jim Morrison e Axl Rose, il tutto condito da pajettes, capelli laccati e stivali da cowboys.
Senza alcun dubbio la migliore interpretazione di Cruise dai tempi di Magnolia. Per il resto la regia di Shankman, tra divertenti coreografie e grandi giochi di luce, si sposa alla perfezione con la roboante colonna sonora. Una cavalcata di inni rock ’80 firmati da Journey, Def Leppard, Scorpions, Guns N’ Roses, Extreme, Poison e tanti altri ancora. E poi performance live da stropicciarsi gli occhi, chitarre luccicanti, muri di amplificatori, groupies e alcool a fiumi. Ai rockettari più incalliti non sfuggiranno poi le graditissime comparsate del guitar hero Nuno Bettencourt e del frontman degli Skid Row Sebastian Bach.
Ritmo avvolgente, gag a ripetizione, divertissment musicale allo stato puro. Oltre 120 minuti di puro rock and roll in grado di trasformare la sala cinematografica in un concerto. Senza alcun dubbio, uno dei miglior musical degli ultimi anni.