PESARO, 26 GIU – Serata di premiazioni alla 47/a Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro: alle 21:45 in Piazza del Popolo verranno consegnati i riconoscimenti ai film scelti dalla giurie. Trionfatore del festival pesarese il film coreano The journals of Musan di Park Jung-Bum, che ne e' anche interprete principale e sceneggiatore.
Ha vinto il premio 'Lino Micciche'' di 3mila euro, istituito sette anni fa e intitolato al critico cinematografico e fondatore della Mostra del Nuovo Cinema, e anche quello assegnato dalla Giuria Giovani. La pellicola denuncia le difficolta', le ingiustizie e le umiliazioni che i nordcoreani sono costretti a subire pur di integrarsi nella societa' capitalista della Corea del Sud, partendo dalla storia di un ragazzo che si trasferisce a Seul dove per sopravvivere trova lavoro come ''attacchino'' di manifesti sexy: unico spiraglio di speranza l'innamoramento per una corista della sua chiesa.
Le motivazioni della giuria principale (formata dal critico cinematografico Fabio Ferzetti, dalla sceneggiatrice e regista Marina Spada e dall'attrice Isabella Ragonese) fanno riferimento alla ''profonda adesione personale e alla ininterrotta tensione morale con cui testimonia la lotta, le lacerazioni e la disperata speranza del protagonista, ultimo fra gli ultimi''. Ma The Journals of Musan e' piaciuto anche alla giuria di Pesaro Cinema Giovane, composta da studenti e neolaureati dell'Universita' di Urbino che ne ha elogiato ''l'onesta' e la dignita'''.
Menzione d'onore, sempre nel concorso principale, per il regista Sylvain George (cineasta, poeta e attivista politico impegnato per i sans papier) e per il suo film Qu'ils reposent en revolte (Des figures de guerres I), un documentario girato a Calais dove sono costretti a risiedere forzatamente molti migranti che vorrebbero raggiungere le coste inglesi. Infine il premio 'Cinema e diritti umani' di Amnesty International e' andato a Tambien la lluvia della regista spagnola Iciar Bollain, interpretato da due celebri attori: Gael Garcia Bernal e Luis Tosar. Girato in Bolivia, nella foresta del Chapare e nella citta' di Cochabamba, e' una grande produzione che ha coinvolto piu' di 300 indigenti, una squadra di 130 persone e 70 location. Un regista va in Bolivia, accompagnato dal suo produttore, per girare un film sul primo viaggio di Cristoforo Colombo: con la troupe saranno testimoni della sanguinosa 'Guerra dell'Acqua' tra indigenti e multinazionali. La sceneggiatura e' firmata da Paul Laverty, abituale collaboratore di Ken Loach, con cui ha lavorato anche la Bollain.
Al centro della giornata odierna della rassegna la restrospettiva dedicata a Bernardo Bertolucci (Piccolo Buddha, L'assedio e The dreamers) e i documentari russi.
