
ROMA – A Gian Carlo Caselli non รจ piaciuto “La Trattativa”, film di Sabina Guzzanti che, a giudizio del magistrato che รจ stato procuratore capo di Palermo per sette anni, contiene “sviste e omissioni”. Caselli scrive al Fatto Quotidiano, giornale con il quale รจ in rapporti di confidenza da quando Padellaro e Travaglio l’hanno fondato. E proprio alla festa del Fatto la Guzzanti ha presentato il suo film, che pochi giorni prima รจ stato proiettato fuori concorso al 71ยฐ Festival del Cinema di Venezia.
A Caselli non piace il tono “da cabaret” con il quale la Guzzanti ha raccontato le vicende della lotta alla mafia dopo la morte di Falcone e Borsellino e quindi proprio negli anni in cui il magistrato torinese guidava la procura palermitana.
“Raccontare con tecnica da โcabaretโ la pagina grave e oscura della mancata sorveglianza (certamente non addebitabile alla Procura) e della conseguente mancata perquisizione del โcovoโ di Riina รจ offensivo e non puรฒ cancellare nรฉ far dimenticare gli importanti positivi risultati ottenuti in quei 7 anni di duro e pericoloso lavoro dagli Uffici giudiziari palermitani, in stretta e preziosa collaborazione con le forze di Polizia. Un mare di arresti, pentimenti, processi e condanne (650 ergastoli!); sequestri di arsenali di armi micidiali e di patrimoni illeciti (per 10 mila miliardi di vecchie lire); processi anche a imputati โeccellentiโ collusi con la mafia (Contrada , Andreotti e DellโUtri fra gli altri): questa la sintesi del bilancio di 7 anni, cui deve aggiungersi lโacquisizione della prima e decisiva confessione di uno degli autori materiali della strage di Capaci, Santino Di Matteo, resa โ su sua richiesta โ proprio al sottoscritto”.
Caselli si riferisce alla scena della cattura di Riina in cui lui viene raffigurato come uno sprovveduto che accetta senza indugi il consiglio del colonnello Mori di non perquisire il covo del “capo dei capi”. Il giudice insomma rivendica i suoi sette anni a Palermo e non ci sta a vederli “Guzzantizzati” su pellicola
“QUESTI RISULTATIโ ottenuti superando difficoltร e ostacoli a volte incredibili โ hanno contribuito fortemente a salvare la democrazia italiana dal tracollo che le stragi mafiose volevano e sembravano aver reso inevitabile (โร tutto finito; non cโรจ piรน niente da fareโ: sono le parole di Nino Caponnetto al funerale di Borsellino che nessuno puรฒ scordare…). Non tenere conto anche di questo incontestabile dato di fatto, limitandosi a un piglio di dileggio gratuito, equivale a rendere un pessimo servizio alla rigorosa e completa ricostruzione di quanto realmente accaduto che lโautrice del film ritiene essere rigorosa e completa. Grazie per avermi ospitato, consentendomi di scrivere parole semplici ma dovute: per rispetto alla veritร , alla mia famiglia e a tutti coloro che a vario titolo (magistratura, amministrazione, polizia giudiziaria, cittadini) hanno fatto con me, condividendo tanti sacrifici, un pezzo di strada che, senza falsa modestia, possiamo rivendicare con orgoglio”.
Troppo rigidoย Caselli o troppo irriverenteย la Guzzanti? Per gli fanย dell’uno, che spesso negli ultimi anni sono fanย anche dell’altra, รจ un momento difficile.
ESTRATTO DA LA TRATTATIVA (LA SCENA CON CASELLI ร DAL MINUTO 2.30)
