ROMA – Si puo' fare come opera prima un thriller psicologico con 700.000 euro, cinque settimane di lavorazione e una sola location? Sembra di si' se si ha una idea come Michael Zampino che porta con 'L'erede', nelle sale da venerdi' distribuito da Iris, sul grande schermo un film niente male con nel cast Alessandro Roja (il dandy di Romanzo criminale) Guia Jelo, Tresy Taddei Takamiri, Davide Lorino e Maria Sole Mansutti.
Protagonista come per tanti thriller-horror una casa tra i boschi, una casa abbandonata che Bruno (Roja) si ritrova ad ereditare dal padre morto e di cui non aveva nessuna conoscenza. Che mistero nasconde quella casa? Piu' che questa villetta liberty lo spavento e l'intrigo arrivera' dai vicini. Una famiglia composta da Paolo, una zelante e compulsiva capofamiglia di circa sessanta anni (per quelli del paese una sorta di strega), e dai due suoi figli.
Il maggiore Giovanni (Lorino), una sorta di energumeno dallo sguardo fisso che sembra sempre pronta a sprofondare in una incontrollabile ira e Angela (Taddei Takimiri), bella, amante degli animali e dell'astrologia e, almeno apparentemente, la deriva sana di questa singolare famiglia. 'L'erede' e' un film che cresce poco a poco per mostrare come i legami dell'erede con questi vicini non sono cosi' formali come all'inizio sembrano essere. Anzi il mistero di questa proprieta' ignota ereditata dal padre portera' bruno a grandi scoperte che gli arrivano da tanto terrore.
