GOODWIN SANDS (GRAN BRETAGNA) – Nell’ormai lontanissimo 1940 un bombardiere tedesco fu abbattuto sopra il canale della Manica.
Ora, alcune immagini radar provano che il “Do-17”, questo il nome del modello dell’aereo abbattuto, è rimasto praticamente intatto sul fondale del mare per oltre settant’anni. “E’ una delle più importanti scoperte nel campo del trasporto aereo”, spiegano dal museo britannico della Royal Air Force.
Il museo, una delle migliori esposizioni sulla storia degli aeromobili e dell’aviazione della Gran Bretagna, ha lanciato in questi giorni una campagna di raccolta fondi per finanziare il recupero del relitto. “Questo aereo è unico ed è collegato ad un periodo importante della storia britannica” ha detto alla Bbc Ian Thirsk, del museo della Raf.
Il “Dornier Do 17”, introdotto nel 1937, era un modello molto stabile, costruito quasi interamente in alluminio: l’aereo è stato utilizzato durante tutta la Seconda Guerra Mondiale. L’aereo ebbe una enorme forza distruttiva e sulle popolazioni civili di Paesi quali Polonia, Francia e Inghilterra.
Dei 2mila esemplari, racconta lo Spiegeel Online, oggi non è possibile andare a visitarne nemmeno uno. Ciò potrebbe però presto cambiare: il Do-17 scovato nel canale della Manica pare sia in ottime condizioni.
Il relitto si trova in una zona conosciuta come Goodwin Sands al largo della costa della contea di Kent e fu scoperto già nel 2008. Solo ora però una spedizione della Port of London Authority (PLA), l’autorità che gestisce e promuove le attività del tratto del fiume che attraversa Londra, ha esplorato il relitto con un sonar e rilevato che il bombardiere abbattuto più di 70 anni fa è ancora perfettamente conservato. Nella caduta il velivolo avrebbe riportato solo pochi danni al carrello ausiliario. “Il vano bombe è aperto”, ha raccontato Martin Garside, portavoce di PLA. Ciò fa suppore che i militari a bordo si siano liberati del carico prima dello schianto. Nell’incidente morirono due membri dell’equipaggio, altri due – tra questi il pilota – sono invece sopravvissuti alla guerra come prigionieri.
