BRUXELLES – Tensione il 2 aprile durante una manifestazione antirazzismo a Molenbeek, vicino Bruxelles. Un gruppo di manifestanti anti-islam di estrema destra, appartenenti al movimento estremista Génération identitaire, hanno raggiunto il corteo antirazzista nonostante il divieto di manifestare. La polizia ha fermato 19 persone e i manifestanti antirazzisti hanno aiutato gli agenti a fermare gli infiltrati di estrema destra. Intanto le autorità dell’aeroporto di Zaventem, sede degli attentati terroristici del 22 marzo a Bruxelles, ne hanno annunciato la parziale riapertura per il 3 aprile.
Tensioni a Molenbeek durante corteo, 19 fermi.
La polizia ha fermato 19 persone davanti al memoriale delle vittime degli attentati alla Bourse mentre partecipavano a una manifestazione antirazzista. Tra questi anche il presidente della Lega dei diritti dell’uomo belga, Alexis Deswaef. Nell’intera regione di Bruxelles sono state vietate tutte le iniziative o contromanifestazioni dopo lo stop a quella anti-Islam convocata per oggi a Molenbeek dal movimento estremista francese Génération identitaire.
La polizia ha deciso di procedere al fermo amministrativo dei manifestanti dopo il loro rifiuto di liberare la piazza della Bourse, che è stata temporaneamente chiusa, in un clima di tensione. Una decina di manifestanti sono stati ammanettati, una ragazza inseguita mentre urlava, mentre altri scandivano “Stop alle violenze della polizia”.
Il presidente della Lega dei diritti dell’uomo ha raccontato all’agenzia Belga che, appena arrivato sul posto
“la polizia mi ha intimato l’ordine di lasciare il posto notificandomi che le manifestazioni di estrema sinistra come di estrema destra sono vietate”. Deswaef ha quindi risposto di “essere là in quanto semplice cittadino, ma sono stato fermato lo stesso”.
Insieme agli altri fermati, caricati su un pulmino della polizia, è stato portato alla caserma di Etterbeek. I poliziotti presenti alla Bourse, secondo diversi media testimoni, erano molto più numerosi dei pacifisti. Al memoriale degli attentati del 22 marzo è ora tornata la calma, tra musica, balli, canzoni e raccoglimento. A Molenbeek intanto, riferisce sempre Belga, le forze di polizia sono ugualmente presenti in grande numero nel caso in cui dovessero presentarsi lo stesso, nonostante il divieto, manifestanti di estrema destra di Génération Identitaire.
Aeroporto di Zaventem, parziale riapertura da domenica 3 aprile.
Arnaud Feist, amministratore delegato di Brussels Airport, in una conferenza stampa ha annunciato la riapertura parziale dell’aeroporto di Zaventem. I primi tre voli di domenica 3 aprile saranno quelli della compagnia nazionale Brussels Airlines verso Faro, Atene e Torino:
“La nostra priorità resta la sicurezza dei passeggeri e su questanon abbiamo mai fatto né faremo compromessi. La ripresa delle attività anche se parziali a meno di due settimane dagli attentati è un segno di speranza”.
La polizia federale ha poi annunciato che sono state “decise misure di sicurezza supplementari che avranno un impatto sui passeggeri”. Queste prevedono la registrazione via telecamera di sorveglianza di tutte le auto in arrivo all’aeroporto, controlli a campione di queste inclusi documenti d’identità e della vettura per gli accompagnatori, controlli all’ingresso di bagagli, biglietti e documento d’identità per i viaggiatori, oltre a un rafforzamento di militari e polizia.
La ripresa parziale dei voli, con i primi tre domenica 3 aprile, è condizionata all’arrivo ufficiale di un’autorizzazione attesa entro sabato, ha precisato l’Ad di Brussels Airport. Si tratta per ora di “un’offerta limitata e semplice, che evolverà gradualmente col passare del tempo”.
Per ora non potranno essere più di 800 passeggeri all’ora contro i 5mila abituali, ha confermato Feist. Sempre “per i primi giorni”, l’accesso all’aeroporto “sarà limitato ad auto private e taxi”, mentre “speriamo di poter riprendere il servizio bus e treno il prima possibile”.
Anche l’area ‘Kiss &ride’ dell’aeroporto resterà chiusa, e tutti obbligatoriamente dovranno essere lasciati nell’area parcheggio n.2. I passeggeri, che non potranno essere accompagnati all’interno della struttura, dovranno compiere il check-in in una struttura prefabbricata allestita di fianco alla pista, e da questa verranno poi reinseriti nell’aeroporto vero e proprio dove ci sono attualmente i controlli di sicurezza standard e da lì proseguire normalmente verso l’area dello shopping e poi delle porte d’imbarco.