A Tremblay, una delle aree più a rischio della banlieue di Parigi, un giovane avvocato ha lanciato la sua “battaglia giudiziaria” contro gli eccessi della polizia, accusata di intimidazioni e attacchi violenti contro persone fermate per controlli.
Arié Alimi, 33 anni, cresciuto in un’altra ‘zona calda’ delle periferie parigine, La Corneuve, ha già presentato quattro denunce per violenze da parte di agenti di pubblica sicurezza durante controlli per strada o fermi cautelari, e non ha intenzione di fermarsi.
“Il governo – spiega al quotidiano Le Monde – difende la tolleranza zero nei confronti della delinquenza. Noi applicheremo la tolleranza zero nei confronti delle violenze e delle operazioni illegali”.
Un meccanismo che, secondo Alimi, potrebbe anche aiutare a tranquillizzare la situazione nell’area, teatro negli scorsi mesi di numerosi episodi di violenza di strada e rappresaglia contro mezzi pubblici e forze dell’ordine. “Credo sia un mezzo per evitare le risposte violente come le sassaiole. Se i più giovani sanno che esistono percorsi giuridici efficaci, passeranno meno spesso all’azione”.
