Se voleva riavere la sua bicicletta doveva fare quel che le dicevano. Così due bambini di 10 e 11 anni avrebbero “convinto” una bimba di otto a subire una violenza sessuale, secondo quanto raccontato dalla presunta vittima in una testimonianza fornita nel processo che vede alla sbarra i due giovanissimi.
E’ successo in Gran Bretagna dove un tribunale londinese davanti ai due giovani sotto accusa e le loro madri, ha ascoltato la testimonianza registrata della giovane presunta vittima. La piccola, interrogata da agenti specializzati in queste delicate vicende, ha raccontato tra le lacrime che lo scorso ottobre, mentre giocava con la sorella e un’amichetta, sarebbe stata avvicinata dai due presunti colpevoli e portata in un posto isolato.
Curandosi di non essere visti, i due le avrebbero detto di togliersi gli indumenti intimi e di fare quel che le veniva detto altrimenti non avrebbe riavuto la sua bici. Secondo l’accusa, la sorella della vittima, ritornata a casa, aveva allertato la madre che sarebbe subito uscita a cercarla. La donna sarebbe poi riuscita a trovare il gruppo di bambini e avrebbe portato via la piccola.
Solo in seguito però la bambina ha raccontato alla madre cosa era successo; portata in ospedale, le sono poi stati riscontrati graffi e escoriazioni. I bambini hanno negato le accuse di stupro.
