La pausa sigaretta? Sì, ma al ‘giusto’ prezzo. I dipendenti del Breckland Council del Norfolk, Gran Bretagna, dovranno infatti restiture il tempo che dedicano alle “bionde”.
Ogni pausa sigaretta verrà cronometrata, con il metodo della timbratura del cartellino e recuperata a fine giornata, a meno di non voler subire decurtazioni della busta paga. La novità sostanziale sta nel fatto che il provvedimento è stato voluto proprio dai fumatori, stanchi, forse, di essere presi per “lavativi” dai loro colleghi.
Così il Breckland Council si è rivolta ad una società esterna proprio per formalizzare la politica delle pause sigaretta. Il risultato è che, da oggi in poi, fermarsi per una boccata di fumo sarà uguale ad una qualsiasi interruzione del lavoro, come quelle per andare al supermercato. Il caffè, almeno quello, resta fuori dalle pause cronometrate, ma solo perché il bar è interno alla società.
Spiega William Nunn, responsabile del Breckland Council, che tutti i dipendenti hanno diritto ai loro break: “Il punto è che i fumatori fanno delle pause extra rispetto agli altri. E i primi ad essere favorevoli a questo nuovo sistema sono proprio loro”. A quanto pare, infatti, quando la proposta è stata votata in consiglio, nessuno dei 53 fumatori presenti si è detto contrario.