LONDRA – Mandare a quel paese qualcuno o qualcosa è un analgesico naturale. Sbattere contro un spigolo, inciampare in un gradino, tagliarsi con un coltello mentre si prepara la cena: le scene sono delle più comuni e dalla Keele University arriva la giustificazione per chi impreca e dice parolacce ai quattro venti.
Fa bene e fa passare il dolore e c’è persino un esperimento che lo dimostra. Un gruppo di studenti ha messo le mani in un secchio pieno di ghiaccio: i più composti stavano malissimo, mentre per quelli che hanno iniziato con una serie di vaffa il dolore è passato prima.
Quale sia la ragione di questo strano collegamento è presto spiegato con la psicologia: un vero lottatore non scappa, anzi diventa più aggressivo e nella foga perde la sensazione di dolore acuto.
La frequenza cardiaca dei combattenti in genere aumenta il loro livello di sopportazione: proprio su questa base i ragazzi che dicevano parolacce sono rimasti con le mani al gelo per molto più tempo degli altri.
