Una seconda cittadina americana รจ stata fermata in Irlanda con l’accusa di aver partecipato al complotto per uccidere il vignettista svedese Lars Vilks per le sue strisce sul profeta Maometto. Lei รจ Jamie Paulin-Ramirez, 31 anni, ha un bimbo di 6 anni e i media americani l’hanno giร ribattezzata “Mamma Jihad”, complice di “Jihad Jane”, fermata dalla polizia pochi mesi fa.
Sembra quindi che i casi di donne occidentali che vengono “affascinate” dagli estremisti isalmici via internet sia ormai una tendenza. E’ il caso di Jane e quello di Jamie ma anche di tante altre persone che nel giro di pochi mesi abbracciano l’Islam radicale e sognano di ยซfare qualcosaยป.
La storia di Jamie รจ simile a quella di tante altre donne e uomini come lei. Originaria di Kansas City, si รจ trasferita in Colorado dove lavora in uno studio medico. Nel 2008 ha iniziato a seguire un corso on-line di Islam e poi a settembre dello scorso anno ha deciso di partire improvvisamente per l’Irlanda portandosi dietro suo figlio di 6 anni. Arrivata nell’isola europea si รจ unita ad un piccolo gruppo di estremisti decisi ad uccidere un vignettista svedese autore di un disegno blasfemo.
Il piccolo nucleo, del quale faceva parte anche Jane Jihad, รจ stato perรฒ scoperto dalla polizia e neutralizzato prima che potesse agire. La cattura di Jamie Paulin Ramirez รจ ritenuta dagli esperti la conferma di come si stiano moltiplicando i casi di autoindottrinamento. รน
Persone occidentali โ a volte in crisi di identitร o problemi familiari โ sono affascinati dal qaedismo e pur non avendo alcun contatto con gli ambienti islamisti riescono a stabilirli grazie a Internet. Un legame virtuale che mette insieme elementi che vivono a distanza di migliaia di chilometri. E sono pronti a muovere in nome della nuova causa: sono i nomadi della Jihad.
