Il Cremlino non intende spostare la mummia di Lenin anche se dopo la parata storica del 9 maggio la piazza Rossa chiuderà parzialmente per ristrutturazioni radicali che dureranno per circa un anno.
Lo ha annunciato mercoledì il responsabile delle proprietà presidenziali Vladimir Kozhin. “I leader del Paese – ha spiegato – non hanno piani ufficiali per trasferire né il corpo di Lenin né quelli sepolti nelle Mura del Cremlino”, tra cui Stalin. “E io spero che non ci saranno neppure in un prossimo futuro”, ha aggiunto parlando con Radio Eco di Mosca. “La questione (della sepoltura di Lenin) non può essere discussa al momento”, ha spiegato.
Il corpo imbalsamato del padre della rivoluzione d’ottobre si trova nel mausoleo della Piazza Rossa sin dalla morte del leader bolscevico, nel 1924. Negli ultimi anni si sono succedute varie proposte di trasferire la salma altrove, ipotesi che nel 2007 il Cremlino, con Vladimir Putin presidente, voleva sottoporre ad un referendum, forte del fatto anche che lo stesso Lenin manifestò nelle sue ultime volontà il desiderio di essere sepolto vicino alla madre, a San Pietroburgo.
Come spiega l’Ansa era stato lo stesso Kozhin, nel 2007, a lanciare l’idea di un referendum: “E’ evidente che questa necropoli nel centro del Paese è una cosa senza senso. Tuttavia spetta ad altri decidere se la mummia dovrà o meno restare al suo posto. E per questo il mezzo migliore è un referendum”, aveva dichiarato in una intervista. Ma l’idea di rimuovere la mummia di Lenin è sempre stata fortemente avversata dai comunisti e dalla stessa nipote di Lenin, Olga Ulianova, unica rappresentante vivente della famiglia dell’artefice della rivoluzione bolscevica.
