Secondo lo storico francese Pierre Milza, Winston Churchill voleva Benito Mussolini morto e nel 1945 ne avrebbe ordinato l’omicidio. La teoria che fa già discutere da Londra a Parigi è contenuta nel libro “Gli ultimi giorni di Mussolini”.
Per lo storico l’allora premier inglese voleva recuperare alcune lettere inviate proprio al Duce prima dell’inizio del Secondo conflitto mondiale. In quelle missive gli scrivere la sua ammirazione, ma poi passato il sentimento di sostegno Churchill voleva solo distruggerle.
“Non c’è dubbio che, a giudicare dalle sue dichiarazioni pubbliche negli anni Venti e Trenta, che Churchill ammirasse Mussolini, cosí come Roosevelt. Churchill una volta è arrivato a dichiarare che ‘il Fascismo ha reso un servizio al mondo intero…se fossi italiano, sono certo che sarei stato dalla vostra parte’. Ma questo era comprensibile nel 1927, dato che allora essere fascista non voleva dire essere amico di Hitler o complice di genocidio. Ma quando sei capo di Stato e legittimo eroe di guerra per i cittadini britannici, è comprensibile non volere i riflettori puntati su quelle dichiarazioni del passato”, spiega lo storico.
Milza ha ricostruito le vacanze di Churchill del 45 sul lago di Como, vicino al luogo dove Mussolini e la sua amante Claretta Petacci presi dai partigiani: “Può darsi che Churchill sia andato lí solo per dipingere. E’ credibile peró che fosse lí per altre ragioni, dato che si sa che un certo numero di bauli che contenevano documenti e altre cose furono gettati nel lago e forse i servizi hanno cercato di recuperarli. Non possiamo certo eliminare questa teoria.”