MILANO — C’è una lista, anche se ancora non ufficiale, dei nomi illustri che abitano gli appartamenti al centro dello scandalo Affittopoli a Milano. Il Pio Albergo Trivulzio, che dispone di vari appartamenti in zone “in” della città avrebbe concesso le case a prezzi molto vantaggiosi. Nei primi elenchi trapelati ci sono ex segretari di partito, onorevoli, consiglieri comunali, giornalisti, amici e parenti dei potenti.
Secondo il Corriere della Sera, tra i nomi noti ci sarebbero: il nipote di Francesco Cossiga, Piero Testoni, il co-fondatore del Pdl Luciano Buonocore, che attualmente è presidente del consiglio comunale di Peschiera Borromeo, l’ex parlamentare di Forza Italia Giuseppe Rossetto, l’ex tesoriere del partito azzurro, Domenico Lo Jucco, il presidente di Metroweb Guido Manca, consigliere comunale del Pdl.
Tra loro anche la giornalista di Repubblica Cinzia Sasso, compagna del candidato sindaco del Pd Giuliano Pisapia, che in una lettera al Corriere ha detto che da 22 anni vive in un appartamento di proprietà del Pat, ma che il contratto è scaduto dal 2008 e ha inviato al Pat una lettera di disdetta.
Tra i nomi anche una “bufala”, come quella dell’ex assessore regionale Massimo Corsaro. “Con il Pat non c’entro nulla, ho in affitto una casa privata — giura l’interessato — Non so come sia uscito il mio nome tra quelli degli inquilini del Trivulzio, forse un’omonimia. Ad esempio, a proposito omonimi, ho saputo che anche il fidanzato di Ruby ha il mio stesso cognome” . C’è poi il caso dell’assessore regionale alla Casa, Domenico Zambetti, proprietario di un appartamento acquistato dal Pio Albergo Trivulzio per 540 mila euro, proveniente appunto da un lascito. “Ho vissuto nell’appartamento in affitto dal 1992 — afferma — L’ho comprato dal Trivulzio quattro anni fa dopo che il proprietario è morto e l’ha donato all’ente. Non ho avuto prezzi di favore né corsie preferenziali e ho tutti i documenti per dimostrarlo ” .