
BARI – Gli hanno sparato con una pistola calibro 9, mirando al volto e al torace. Due colpi secchi, un’esecuzione in piena regola. E’ il misterioso agguato avvenuto lunedì sera a Bari, in via Tenente De Liguori, nel quartiere periferico di Japigia. La vittima si chiamava Giuseppe Sciannimanico, un agente immobiliare di 28 anni, incensurato. E’ morto nella notte al Policlinico di Bari, in seguito alle gravi ferite riportate.
Sciannimanico era stato trasportato da personale del 118 al Policlinico e sottoposto ad un’operazione d’urgenza per estrarre i proiettili conficcati in un polmone e alla testa. Potrebbe avere visto in faccia il suo assassino, ma la morte ha fatto in tempo a tappargli la bocca. Stando alle modalità dell’agguato, gli inquirenti sembrerebbero escludere lo scambio di persona, anche se Sciannimanico viene descritto da molti come un bravo ragazzo e privo di contatti con la criminalità organizzata.
Si era diplomato all’Itc Lenoci di Bari e lavorava per conto di un’agenzia immobiliare di Bari Santo Spirito. Si doveva sposare. Secondo quanto ricostruito dalla Squadra Mobile, il giovane era arrivato in via Tenente De Liguori, forse per impegni di lavoro, a bordo dello scooter in dotazione all’agenzia immobiliare. Aveva già parcheggiato il mezzo quando ha incontrato l’assassino o gli assassini, non si sa se arrivati a piedi, in auto o in moto. Particolari che sarà difficile chiarire per l’assenza di telecamere di videosorveglianza in zona. Stando ai primi riscontri sembrerebbe che qualcuno armato gli si sia posto di fronte premendo poi due volte il grilletto.
Nella notte gli investigatori hanno ascoltato i famigliari e la fidanzata della vittima. Dalle audizioni non sarebbero emersi spunti investigativi. Sarà inevitabile, a questo punto, indagare nella vita privata del giovane, in quella professionale, passando in rassegna i suoi contatti. Chi lo conosceva si sfoga sulla sua pagina Facebook.
“Ancora non riesco a crederci….morire cosi ti fa veramente rabbia…un ragazzo semplice educato gentile rispettoso, sto mondo fa ancora più schifo”, afferma Damiano.
Francesco aggiunge: “Ho avuto la fortuna ed il piacere di conoscerti. Il classico ragazzo d’oro, bravo, composto, mai una parola fuori posto. Ti consideravo più amico che collega di lavoro proprio per queste tue qualità. Una grande persona nonostante la tua giovane età. Ho due figli della tua età ed immagino lo strazio dei tuoi e della tua dolcissima fidanzata che ho conosciuto. Mi sento come se avessi perso uno dei miei ragazzi. Mi mancherai”.
Michele ricorda: “La settimana scorsa ci siamo visti di persona, di sfuggita ed il tuo abbraccio era affettuoso e solare come sempre…non ci frequentavamo più come prima ma ogni nostro incontro era ricco di risate per le prese per il c… ai professori, per i nostri cinque anni insieme, per le bombette in classe, per le indimenticabili gite scolastiche…. io non ci credo ‘lello’.. rimarrai sempre nel mio mio cuore…”.
E poi ancora decine e decine di messaggi di cordoglio e di incredulità.
