MILANO – Licenziato, perché i clienti dello studio di commercialisti non volevano avere a che fare con un condannato per omicidio. Alberto Stasi, dopo la condanna per l’assassinio di Chiara Poggi, non ha avuto vita facile. Lo studio in cui lavorava lo ha allontanato dopo la condanna della Corte d’appello di Milano proprio perché i clienti non gradivano. Stasi è libero e sta aspettando l’ultimo passaggio in Cassazione della sua vicenda processuale.
Assolto in primo e secondo grado, nel 2013 la Cassazione ordinò un nuovo processo d’appello per le lacune riscontrate nelle sentenze precedenti. Nel dicembre 2014 Stasi viene quindi condannato a 16 anni, pena calcolata con lo sconto che deriva dalla scelta del rito abbreviato. Sia la difesa che la procura hanno fatto ricorso contro la sentenza, ovviamente per motivi opposti, e ora nel 2016 dovrebbe arrivare l’ulteriore pronuncia della Cassazione. Nel frattempo Stasi è libero, il giudice non ha disposto misure restrittive della sua libertà perché il giovane finora non ha mai saltato un’udienza e non ha mai mostrato il desiderio di allontanarsi dall’Italia.
E voi, se dal commercialista vi ritrovaste Alberto Stasi, che fareste?