
GARLASCO – I genitori di Chiara Poggi hanno fatto causa ad Alberto Stasi. Il giovane condannato a 16 anni in Cassazione per l’omicidio di Chiara Poggi sta scontando la pena in carcere e ha rinunciato all’eredità del padre, risultando così nullatenente e impossibilitato a pagare il risarcimento danni e le spese legali alla famiglia. A parlare della situazione è l’avvocato della famiglia Poggi, che spiega come Stasi non debba solo pagare un risarcimento ai Poggi, ma anche le spese per i periti e dunque risarcire lo Stato e con esso i contribuenti.
Anna Mangiarotti su La Provincia Pavese scrive che sono passati 3 mesi dalla condanna definitiva per Stasi, che deve versare un milione e 100mila euro alla famiglia della vittima, tra interessi e parcelle legali. Ma ora Stasi risulta nullatenente e non ha versato nemmeno un euro, come spiega Gianluigi Tizzoni, legale della famiglia Poggi:
“«il risarcimento, immediatamente esecutivo, era dovuto fin dalla condanna nell’appello bis per l’omicidio di Chiara, emessa il 17 dicembre 2014». Anche dopo la conferma della Suprema Corte «abbiamo sollecitato ancora in via bonaria l’avvio del pagamento. I legali della difesa glissano, quindi partirà a breve un’azione formale in sede civile».
Alberto Stasi deve anche rimborsare le spese sostenute dallo Stato per i periti del giudice nominati nel processo di primo grado e nell’appello bis, per un cifra che ammonterebbe a circa 200mila euro in totale. Ma anche in questo senso, non avrebbe ancora versato nulla: anzi, avrebbe contestato le parcelle dei periti dell’appello bis, in base a presunte irregolarità formali.
«Stasi risulta nullatenente – ha spiegato il legale dei Poggi – dopo la rinuncia all’eredità del padre, che però non ha lasciato debiti ma beni in attivo, fra i quali un’attività commerciale a Garlasco, la villa di famiglia e una seconda casa al mare. La situazione va verificata».