CATANIA – E’ entrato in casa e l’ha aggredita alle spalle mentre lei, Maria Amalia Ruccella, era seduta sul divano. L’ha colpita con due bottigliate alla testa e poi, quando le bottiglie si sono rotte, l’ha finita tagliandole la gola con un vetro. E lo ha fatto, almeno secondo quanto ha raccontato, per un debito da 10 euro che la signora non voleva saldare.
E’ agghiacciante la ricostruzione che gli inquirenti fanno del delitto avvenuto a Catania sabato 3 ottobre. Per l’omicidio della donna, 75 anni, pensionata, è stato arrestato un uomo di 36 anni, Paolo Cartelli. Quasi certa la dinamica del delitto. Cartelli, dopo aver assalito e ferito mortalmente la donna ha rovistato in casa per alcuni minuti, quindi è fuggito dal retro dell’abitazione.
Cartelli era finito da subito tra i sospettati dopo che gli investigatori avevano guardato minuziosamente i filmati delle aree vicine a quella del delitto. Ma a incastrare l’uomo è stata sua madre. La donna ha trovato gli abiti insanguinati del figlio e ha immediatamente chiamato la polizia. Quindi l’arresto e la terribile spiegazione dell’uomo: quei dieci euro per cui avrebbe ucciso a bottigliate una donna di 75 anni.