Oggi al tribunale di Rimini รจ stata ascoltata, in udienza protetta, la bimba cinese di 7 anni che nel dicembre scorso fu ritrovata da un elettricista nello scantinato di un condominio di Rimini dove i genitori sono accusati di averla segregata. La bambina ha raccontato i maltrattamenti.
Ci sono volute ore ma, alla fine, la bimba ha chiesto a tutti di girarsi e ha disegnato quello che voleva dire. Sul foglio bianco, che ha chiesto al giudice, Silvia Corinaldesi, ha scritto di essere stata messa a sedere sulla stufa accesa. Accanto, ha disegnato la stufa sulla quale i genitori avevano detto fosse caduta accidentalmente.
Nella prima udienza, il 24 marzo scorso, il perito del tribunale aveva ricondotto i segni trovati sul corpo della piccola, all’altezza delle natiche, a bruciature o segni inflitti da colpi violenti, con un bastone o una frusta.
La bimba poi, ha anche parlato. Accanto l’assistente sociale che l’ha in custodia alla quale si รจ molto legata, ha detto che i genitori le facevano lavare i panni e la lasciavano da sola in casa con la sorellina piรน piccola. Ma l’episodio della stufa, ha detto, รจ successo una volta sola.
Quando il giudice le ha chiesto cosa volesse lei ha risposto: ยซVorrei un babbo e una mamma nuovi. Li vorrei buoniยป. La piccola non poteva vederli, ma i genitori ascoltavano, dietro un vetro.
Il 19 maggio saranno ascoltati l’assistente sociale che per prima ha raccolto le confessioni della piccola e i vicini di casa.
