Emergono nuovi dettagli sulla 37enne arrestata per aver lasciato per più di 6 giorni la figlia di un anno e mezzo a casa da sola facendola morire di stenti. Come riporta Il Giorno, dai messaggi che inviava ai suoi contatti emerge che la donna voleva una vita “senza figli”, i quali venivano considerati “un intralcio alle speranze”. Stando al quotidiano, inoltre, la donna desiderava una vita bella “come quelle che si vedono in tv”. La 37enne si diceva sollevata dalla separazione dal marito e felice per aver conosciuto il nuovo compagno, descritto come “l’uomo giusto”.
Bimba morti di stenti a Milano, le chat della mamma
Per i pm che coordinano le indagini, dai messaggi emerge una “chiara e lucida strategia complessiva di vita che ha guidato tante sue ultime scelte”. La donna “appare lucidissima nei suoi comportamenti, anche in quelli precedenti alla morte della piccola. La donna sceglie cosa fare, sceglie le persone da frequentare, sceglie di rischiare lasciando sola la bimba per costruirsi un futuro, suo personale prima di tutto e sopra tutto”. Le chat (che sono parte determinate dell’inchiesta) “raccontano tanto della personalità della donna e del mondo in cui lei pensava, immaginava, di poter vivere. Anche a scapito della bambina”, sottolineano i pm.
L’esame tossicologico sul latte della bambina
La donna si trova ancora reclusa a San Vittore con l’accusa di omicidio volontario, in attesa dell’esito dell’esame tossicologico che accerterà se nel biberon lasciato di fianco alla figlia di 18 mesifossero contenute benzodiazepine: un’informazione fondamentale, che aiuterà a comprendere se la piccola sia morta di stenti o se sia stata narcotizzata dalla madre, prima di essere abbandonata per una settimana da sola.