FROSINONE – Cocaina nascosta in finte tavole da surf per superare i controlli alla dogana. Questa la trovata di alcuni trafficanti di droga che importavano cocaina dal Cile in Italia, nella provincia di Frosinone. Sono 19 le persone arrestate la mattina del 2 dicembre tra Roma e Guidonia nell’ambito dell’operazione “Droga a gonfie vele” e 24 quelle iscritte nel registro degli indagati.
Tra gli arrestati sedici sono italiani, due peruviani e una colombiana, tutti accusati di traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Le indagini, partite da movimenti sospetti di alcuni trafficanti di droga in provincia di Frosinone, avevano fatto emergere subito un grosso giro di affari con due romani inseriti nel traffico internazionale della cocaina attraverso canali di approvvigionamento sudamericano.
Un’associazione ben articolata finalizzata ad importare ingenti quantitativi di cocaina da destinare ad altrettante organizzazioni criminali dedite allo spaccio. Lo scorso anno, a gennaio, utilizzarono finte tavole da surf per trasportare cocaina, ma il carico fu bloccato dalla polizia all’aeroporto di Santiago del Cile. Le indagini permisero, a giugno del 2012, di recuperare 330 chili di cocaina.
Qualche mese prima i capi dell’organizzazione avevano deciso di acquistare in Venezuela un imponente veliero che, con alcuni interventi di ristrutturazione, avrebbe consentito di ricavare una stiva per occultare un ingente quantitativo di droga. La nave venne allestita con ben 300 panetti per un totale di 330 chili di cocaina.
I carabinieri del Ros e gli uomini della Squadra Mobile di Frosinone, in collaborazione con la Direzione Centrale Servizi Antidroga, riuscirono a individuare il veliero nel tratto di mare vicino all’isola di Margarita e a recuperare il carico di droga nel doppio fondo dell’imbarcazione. In un’altra occasione utilizzarono invece i bottoni rivestiti di decine di poncho, uno degli indumenti tradizionali dell’America latina, per nascondere la droga. Il carico, partito dal Sud America e destinato a una cittadina peruviana residente in provincia di Firenze, fu anche questa volta individuato dagli investigatori che recuperarono un chilo e mezzo di cocaina.