MILANO – Parte ufficialmente la fronda contro l’Ecopass pensato dalla giunta di Giuliano Pisapia e giudicato positivamente, all’ultimo referendum di Milano, dall’80% dei votanti. A mettersi frontalmente contro quello che hanno definito un “balzello iniquo. Inutile contro lo smog e inaccettabile in questa fase di depressione economica” sono stati i vertici di Unioni del Commercio, rappresentanti di chi, dalla tassa, sembra avere più da perdere.
Così, spiega il Corriere, i piccoli artigiani e la grande distribuzione, gli autotrasportatori e i corrieri aerei hanno deciso di fare fronte comune contro la tassa d’ingresso prevista per il 2012 e si annunciano battaglieri.
“Il sistema è già affaticato – dice al Corriere Simonpaolo Buongiardino, amministratore dell’Unione del commercio – Il ticket finirebbe per essere scaricato sull’utente finale”. Senza correttivi, secondo i “frondisti” i costi della tassa finirebbero per essere scaricati sull’utente finale. “Chiediamo l’istituzione di un tavolo di confronto permanente – aggiunge Buongiardino -. I segnali di apertura sono ben accetti, ma non bastano”.
I lettori del Corriere della Sera, però, sembrano sposare la linea del sindaco e della tassa. Su circa 20 commenti, infatti, gran parte dei lettori si dice favorevole ad uno strumento che, riducendo il numero di auto che arrivano in centro, migliorerà in modo sostanziale la qualità della vita.
