
ERBA (COMO) – Ha ucciso la mamma di 89 anni, malata da tempo di Alzheimer, sparandole un colpo di pistola in testa e dopo qualche ora ha chiamato il ‘112’. Poi ha esploso un colpo sul muro in camera del fratello non si sa ancora se per ucciderlo. L’uomo, 60 anni, è stato arrestato dai carabinieri. E’ accaduto a Erba, provincia di Como.
L’uomo, Massimo Rosa, pensionato, curava da anni la madre per i suoi seri problemi neurologici. Secondo quanto appreso, era in un momento di difficoltà e non riusciva a trovare una struttura che se ne occupasse. Questa mattina, tra le 8 e le 9, le ha esploso contro un colpo con una pistola detenuta illegalmente, nella stanza dove la donna dormiva, al piano terra di un appartamento di due piani in una piccola corte. Quindi è salito al piano superiore, dove l’altro fratello, Sandro, 61 anni, anche lui in pensione e con qualche problema, stava ancora dormendo non essendosi accorto di nulla.
Ha esploso un altro colpo nella parete della stanza non si sa se per colpirlo o in preda a un raptus. Quindi Massimo Rosa, in stato confusionale, è uscito di casa e poi vi è tornato e ha chiamato il ‘112’, il numero unico che fa capo a Como, spiegando di aver ucciso la madre perché non era più in grado di curarla e per farla smettere di soffrire. Sul posto sono giunti i sanitari del ‘118’ e i carabinieri. Per l’anziana non c’era più nulla da fare. I militari hanno bloccato il matricida, che non ha opposto resistenza. La famiglia – nessuno aveva mai avuto problemi con la giustizia – è stata descritta da chi la conosceva come assolutamente tranquilla.
