Roma, via la fermata bus di Palazzo Grazioli: proteste e polemiche

Palazzo Grazioli

Una fermata del bus soppressa sta sollevando polemiche a Roma in queste ore: il 28 dicembre l’Atac, l’azienda capitolina che si occupa del trasporto pubblico, ha rimosso la fermata di via del Plebiscito, di fronte a Palazzo Grazioli, residenza del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

La decisione, annunciata nei giorni scorsi, è stata presa per motivi di sicurezza. Ma commercianti e cittadini non ci stanno e protestano contro la decisione di sopprimere la fermata.

I primi ad accorgersi della novità sono stati i cittadini che aspettavano, come ogni giorno, l’autobus sulla banchina. Al posto delle palette hanno trovato alcuni funzionari dell’Atac che pazientemente hanno spiegato loro la novità, indicando le fermate dove andare a prendere l’autobus.

Gianluca Rossi, portinaio dello stabile al civico 107, si preoccupa «per i circa 200 anziani che abitano qui». Ma i più furiosi sono i commercianti della strada che temono una flessione del fatturato delle loro attività.

Il presidente dell’Associazione Diritti dei Pedoni Vito Nicola De Russis pensava si trattasse di «uno scherzo di pessimo gusto che volevano far scomparire la fermata di via del Plebiscito, forse la più importante di Roma visto che è posta all’entrata di Palazzo Venezia e del Museo di Palazzo Venezia, cioè il punto fondamentale del turismo mondiale».

E la protesta è dilagata anche su Facebook, dove è nato un gruppo a favore del ripristino della fermata.

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Alberto Francavilla