Da venerdì notte, non facciamo altro qui, al Quotidiano d’Abruzzo, che aprire commenti e cestinarne uno su due. I finti aquilani di Forum hanno scatenato una indignazione che, in 48 ore, s’è trasformata in oltre 20 mila mail al nostro indirizzo e una buona quantità all’indirizzo di Rita Dalla Chiesa. La quale, nella trasmissione di stamani, s’è difesa con un proclama di affetto per L’Aquila, ma non ha chiesto scusa per la sceneggiata che i due figuri di giovedì scorso avevano imbastito al solo fine di uno spot per il governo Berlusconi. E la gentile Rita, per quanto ora si nasconda, era stata spalla interessata, ma forse inconsapevole, come lei oggi tende a far credere.
Venerdì, dunque, la mia redattrice Monica Di Fabio, gironzolando su Facebook, incrocia strani messaggi che alludono ai falsi aquilani di Forum. Fa le sue verifiche, recupera il video della trasmissione, comincia la sua ricerca e arriva alla conclusione: i due non sono aquilani, raccontano storie che non stanno in piedi, parlano di ricostruzione avvenuta, di una città risorta grazie a Berlusconi e al governo.
Decidiamo di mettere in apertura di home la notizia. E’ un attimo. I contatti scattano prima dieci alla volta, poi venti, poi cinquanta. In pochi minuti siamo a mille. Arrivano i primi commenti, tutti legittimi ma alcuni impubblicabili. Non solo gli aquilani protestano. Si uniscono a loro gli abruzzesi d’Italia e poi i comuni cittadini italiani. Una valanga. Bersaglio Rita Dalla Chiesa, a pari merito Silvio Berlusconi, il suo governo e chi più ne ha più ne metta.
Ci organizziamo per i turni di notte, perché non ci sfugga qualche commento da codice penale e, soprattutto, qualche provocazione ben orchestrata. Siamo un giornale nato da due mesi neanche. I nostri colleghi, un po’ invidiosi e un po’ sorpresi, ignorano il caso. Sul nostro quotidiano il commento è libero, senza filtri per adesso, temiamo qualche trappola. E qualcuno ci prova, ma il nostro cestino accoglie in tempo reale chi esagera.
E’ il momento più delicato. Scrivo un articolo per riportare la protesta a una maggiore compostezza. Faccio un appello ai lettori, in nome del rispetto che si deve ai 309 morti del terremoto del sei aprile di due anni ha. Domando civiltà contro l’inammissibile scivolata di Forum. La pioggia di messaggi continua, alcuni adesso hanno asterischi e puntini di sospensione al posto di espressioni irricevibili. I contatti senza commenti al mio pezzo (tranne uno di plauso) ci confortano. La protesta riprende più pacata, tranne qualche evidente interessata provocazione, contro di noi più che altro. Scrivo una mail a Rita Dalla Chiesa che non si degna neanche di risponderci.
L’informazione abruzzese ci ignora, tranne un fuggevole accenno sul “Messaggero”, mentre il maggior quotidiano regionale, “Il Centro”, sceglie di ignorare del tutto la notizia. E’ un boom di lettori e una sensazione di isolamento dai colleghi. Leggiamo con sollievo, di noi, su Blitz quotidiano, poi stamattina arriva il Corriere della Sera. Abbiamo assaporato il piacere dello scoop, ma che fatica!
*Direttore di www.quotidianodabruzzo.it