
ROMA – Era un “uomo cattivissimo” Gabriele Di Ponto. Il copyright della definizione รจ del suocero dell’uomo che si ritiene morto (per sapere se la gamba mozzata trovata nell’Aniene รจ la sua bisogna aspettare la prova del dna. Gabriele, con precedenti penali per rapina e spaccio e un passato da “Irriducibile” tra gli ultras della Lazio, potrebbe essere stato ucciso per storie di droga.
Marco De Risi e Paola Vuolo sul Messaggero scrivono:ย Sposato con una ventiquattrenne italotunisina, che lo ha lasciato dopo appena un mese perchรฉ lui la picchiava. Un matrimonio che la famiglia di lei non ha mai digerito ยซneanche ci volevo andare al matrimonio ยป dice il suocero di Gabriele Di Ponto ยซora la mia bambina รจ all’estero – racconta – l’ho mandata in Francia per evitare che lui le facesse ancora del male. La morte non la auguro a nessuno, spero perรฒ che mia figlia possa cominciare una nuova vitaยป.
I due giornalisti del Messaggero poi ricostruiscono: “Non si hanno notizie di Gabriele Di Ponto dal 24 luglio, data del suo ultimo post su Facebook. Sul suo profilo mostra i tatuaggi, e fa continui riferimenti alla galera ยซMeglio in cella, in silenzio, che a fare l’infameยป. ยซMeglio la vita in quattro mura, che fare il cantante in Questuraยป. Gabriele Di Ponto traffica con i boss della Rustica e di San Basilio, quartieri difficili alla periferia della capitale. Ha precedenti per spaccio e rapina, nel 2008 รจ stato arrestato in una villetta a Guidonia, vicino Roma con l’accusa di essere un rapinatore seriale di farmacie.
Tanti anni fa qualcuno gli ha sparato all’anca destra, e da allora non camminava piรน bene. La prima rapina l’ha fatta a 18 anni, si era coperto il volto con la maschera di Pulcinella per svaligiare un centro commerciale”.
