Dalle feste di villa Certosa al crocifisso nei luoghi pubblici: tante domande lunedƬ notte a Roma per il leader libico Muammar Gheddafi nel suo secondo incontro con circa 200 ragazze italiane reclutate da un’agenzia di hostess e portate in una villa della capitale dove il colonnello ha fatto anche montare la sua ormai famosa tenda beduina.
Sul crocifisso nei luoghi pubblici, tema di strettissima attualitĆ in Italia, Gheddafi ha fatto sfoggio di laicismo disincantato: Ā«La religione ĆØ una via tra Dio e lāuomoĀ», ha premesso rispondendo ad una domanda. Ā«Lāimportante ĆØ non mettere la religione nello stato: in Libia non obblighiamo nessuno a mettere la Mezza Luna. Chi vuole lo faĀ», ha aggiunto seccamente. Ancora più laconico si ĆØ mostrato il grande leader quando gli ĆØ stata posta una domanda maliziosa sulle Ā«feste a villa CertosaĀ». Un mezzo sorriso ed il dito sulla bocca a fare il gesto del silenzio. Anche ieri sera quindi Gheddafi ha chiamato a raccolta tante ragazze – belle, giovani, alte, magre e ben vestite – nella villa-foresteria dellāambasciata libica a Roma.
Nuovo incontro dunque, dopo quello dellāaltra notte con altrettante bellezze italiche. Ma con un formato oggi diverso: domenica sera le ragazze, disposte a semicerchio intorno al rais, hanno assistito ad una vera e propria lezione del colonnello sullāIslam e il ruolo delle donne nel mondo mussulmano. LunedƬ stessa location ma diversa scenografia: una sala allestita più tradizionalmente con file di sedie disposte nel salone della villa. CosƬ come diverso ĆØ stato il ritmo della serata: non una lezione ma un dibattito aperto dove le ragazze – molte laureate, tutte agguerrite nellāincalzare il leader libico – lo hanno tempestato di domande. Lui, apparentemente più stanco dellāaltro ieri, con un completo doppio petto nero, camicia larga bordeaux e sabò senza calze. Ha ascoltato le domande, ha risposto brevemente, smentendo la sua solita oratoria che tende al prolisso. Ha rilanciato lāinvito alla conversione allāIslam tornando ad offrire a chi deciderĆ di farlo il suo sostegno ed appoggio per un viaggio alla Mecca.
Gheddafi ha affrontato il tema dei rapporti eccellenti tra Italia e Libia dopo il trattato di pace sottolineando che ora stiamo lavorando per la Ā«cooperazione tra i due paesiĀ». Ed ha rilanciato una sempre maggiore integrazione tra le nuove generazione. Anche attraverso i matrimoni misti: quelli di uomini italiani con donne libiche e viceversa. Per una migliore Ā«immigrazione di quella che arriva dall’AfricaĀ», ha spiegato con una battuta.
La serata si ĆØ chiusa con una domanda personale sui suoi rapporti di amicizia con Silvio Berlusconi: Ā«Cosa pensa delle feste di villa Certosa e delle polemiche che ne sono seguite?Ā», ha chiesto una bella ragazza mora, riccia, con un tailleur nero, tacchi vertiginosi. Gheddafi l’ha guardata ha alzato il dito indice della mano destra portandolo alla bocca in segno di silenzio. Gheddafi si ĆØ infine congedato sottolineando di voler tornare a visitare, Ā«unāaltra volta lāItaliaĀ».
Molto probabilmente martedƬ sera andrĆ in scena “la terza edizione” delle sue serate romane con le ragazze. Lāorganizzazione ĆØ al lavoro per reclutare altre giovani.
