
ROMA – E’ il volo Algeri-Istanbul il nuovo, se vogliamo lussuoso, mezzo dell’immigrazione clandestina in Italia. L’ultimo caso di cronaca: mercoledì tre algerini sono scappati forzando il portellone del volo Alitalia che aveva appena fatto scalo a Roma Fiumicino. Anziché restare seduti e proseguire per Istanbul i tre algerini sono scappati sulla pista e, complice il buio, sono riusciti a sparire. Non è la prima volta e infatti si parla già di un fenomeno, con tutto l’allarme legato alla potenziale minaccia terroristica.
La polizia parla di 500 fuggiaschi algerini nel 2014. Il metodo è relativamente semplice. Gli algerini salgono sul volo ad Algeri: hanno i loro documenti e formalmente non devono fare domanda d’accesso in Italia, perché a Fiumicino (sempre formalmente) devono restare solo per il tempo dello scalo a Fiumicino prima di ripartire per la Turchia. Ma quando l’aereo tocca la pista italiana, si preparano: scappano, come gli ultimi tre che hanno forzato il portellone quando l’aereo si stava preparando al decollo. Oppure scendono, ad ogni modo fanno perdere le loro tracce.