Ha attirato il socio in affari nel suo negozio di armi, l’ha ucciso a rivoltellate e nascosto il cadavere dopo averlo probabilmente fatto a pezzi . E’ stato scoperto e arrestato.
L’agghiacciante delitto è avvenuto lunedì sera a Como dove il titolare di un’armeria, Alberto Arrighi, di 40 anni , è in stato denunciato per omicidio volontario, con l’accusa di aver ucciso un socio in affari, l’imprenditore Giacomo Brambilla, di 43 anni, titolare di una serie di distributori di benzina nella zona.
Gli inquirenti sospettano che alla base dell’atroce vicenda vi sia un caso di usura ed in particolare un debito di 200 mila euro che l’imprenditore vantava nei confronti dell’Arrighi.
Le indagini sono scattate dopo che la convivente della vittima durante la notte ne aveva denunciato la scomparsa alla polizia.
Le ricerche hanno condotto la polizia nell’armeria dove sono state rinvenute tracce di sangue ma non il corpo dell’imprenditore. Per l’omicidio, avvenuto nel corso di una violente lite, l’Arrighi avrebbe usato una pistola che sarebbe state poi trovata, su sua indicazione, in una delle vetrine del negozio.
