Il divieto di svolgere una conferenza stampa discende ”dalla secretazione degli atti di indagine”. Lo hanno puntualizzato in serata gli avvocati di Nadia Macrì, i legali Domenico Noris Bucchi e Enrico Della Capanna, in una nota.
”In riferimento a quanto letto circa le dichiarazione del signor Procuratore capo della Repubblica di Milano – scrivono – ci preme puntualizzare che non vi è stato alcun divieto di svolgere conferenze stampe. Il divieto – concludono – discende dalla secretazione degli atti di indagini”.
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