Lea Cosentino, meglio nota come la “Lady Asl” della sanità pugliese, è una che le amicizie “importanti” le ha sempre coltivate.
L’ex direttore generale della Azienda Sanitaria barese è agli arresti domiciliari perché ha usato i soldi dell’amministrazione per pagare la bonifica del proprio ufficio: temeva di essere stata messa sotto controllo dai magistrati baresi.
La sua tecnica era semplice: nominava manager graditi ai suoi amici e quando ebbe il dubbio che i magistrati le avessero piazzato una microspia in ufficio, ordinò un’accurata bonifica. Voleva sfuggire ai controlli. Quegli stessi accertamenti che poi sono serviti a braccarla.
Ma la sua è stata una carriera tutta in discesa. Da rampante avvocato di Ruvo, in provincia di Bari, in breve tempo si ritrova a governare l’azienda sanitaria di Bari con centinaia di dipendenti da gestire, decine di nomine da fare e milioni di euro da investire.
Forse troppa responsabilità, o magari troppe occasioni, che hanno portato Lady Asl a cadere in fallo. Allora è arrivato un avviso di garanzia, le dimissioni e quando meno se l’aspettava, due giorni fa, l’arresto.
Ma leggendo la sua storia, si capisce che Lea Cosentino non è certo il tipo che si arrende. E piuttosto, nel momento del bisogno, fa ricorso a quelle amicizie “importanti” coltivate negli anni.
Fu così quando era direttore generale del consorzio Sisri di Lecce e fu accusata di una truffa alla Regione per 8 milioni di euro. Incidente di percorso che non le impedì di tentare la carriera politica legandosi a Gero Grassi — potente deputato della Margherita, poi transitato nel Pd —, il suo sponsor più acceso.
Fu lui a presentarla a Vendola, agevolando nel 2006 la sua nomina a direttore generale della Asl Bari 3. Una nomina che la fece rinascere dalle ceneri e le diede una nuova opportunità. E quando le Aziende furono accorpate, non ebbe ostacoli a diventare prima commissario straordinario e poi direttore generale.
Ma le amicizie “blasonate” della Cosentino non finiscono qui. Per un periodo frequentò assiduamente il vicepresidente della Regione Sandro Frisullo, l’imprenditore Roberto De Santis, il responsabile dei Trasporti della giunta guidata da Vendola, Mario Loizzo. La politica era il suo sogno, aveva l’ambizione di diventare assessore.
Poi qualcosa iniziò a trapelare dei sui “traffici” e questi amici iniziarono a prendere le distanze. FU allora che Lady Asl si legò a Gianpaolo Tarantini con cui ebbe «una relazione sentimentale», per stessa ammissione di “Giampi”.