La Lega Nord trentina non si sente “tranquilla” ed ha chiesto il licenziamento dell’attuale impresa di pulizie che spazza e aspira gli uffici del gruppo in consiglio provinciale: «Quei lavoratori sono islamici. Sulle nostre scrivanie ci sono dati sensibili e loro possono mettere mano ovunque» ha scritto il capogruppo del Carroccio Savoi al presidente Kessler.
Della lettera, in pieno periodo festivo, il presidente del Consiglio provinciale non ha ancora avuto riscontro: «Vedremo. C’è un appalto con un’impresa e di questo caso specifico non sono stato ancora messo al corrente. In passato – si limita ad ammettere Kessler – avevo avuto eco di qualche protesta per delle pulizie fatte non sempre proprio a puntino».
Ma la Lega la mette giù dura: «Siamo un partito che ha una posizione chiara nei confronti dell’Islam. Non ci pare opportuno, né sicuro, che dei lavoratori di quella religione possano muoversi indisturbati nei nostri uffici, avere accesso ai computer. Ci sono dati e documenti sensibili» osserva Alessandro Savoi, il capogruppo.
Per dirla tutta a complicare il rapporto tra l’impresa di pulizia ed i consiglieri del Carroccio ci sarebbe stata anche una recente scoperta: «Uno dei nostri arriva negli uffici del gruppo sempre molto presto, prima delle sette. Ebbene – osserva il segretario del partito, nonché onorevole, Maurizio Fugatti – in un paio d’occasioni ha pure trovato questi lavoratori islamici che dormivano sui divani dei nostri uffici. Così, non ci pare possibile andare avanti. Debbono essere presi dei provvedimenti, con questa impresa di pulizie noi non vogliamo avere più a che fare».
Insomma per farla breve la Lega non se la sente di guardarsi le spalle anche in casa sua e se gli islamici, qualunque lavoro facciano, qualunque posizione sociale occupano, rappresentano un pericolo, meglio cacciarli o toglierli il lavoro. Sempre che poi però non si venga a dire che sono gente che non lavora…