TRENTO – Una lettera dell’Agenzia delle Entrate intestata ad un bambino morto 15 giorni prima. Accade in Trentino, dove il 15 febbraio scorso una coppia originaria di Trieste, ha perso il secondogenito a sole tre ore dalla nascita. A due settimane dal decesso poi ha ricevuto a casa una lettera dell’Agenzia delle Entrate intestata proprio al bambino.
I due coniugi, lui 42enne, lei 33enne, erano stati avvisati dei rischi della gravidanza, ma avevano voluto comunque tentare di far nascere il loro piccolo. Del caso parla Laura Tonero sul quotidiano il Piccolo di Trieste. “Ricevendo quella busta indirizzata al bambino siamo rimasti allibiti – spiega il padre – e stupiti da una simile inefficienza”.
Nella lettera l’Agenzia comunica al bambino che il primo marzo alle 14.34 è stato creato il suo codice fiscale e allega la tessera sanitaria. “La preghiamo di recarsi all’Agenzia sanitaria di competenza per perfezionare l’iscrizione”.
“Il codice fiscale viene generato automaticamente – spiegano dalla direzione regionale dell’Agenzia delle entrate – probabilmente in questo caso i certificati di nascita e di morte si sono accavallati”. Secondo l’Agenzia, se fossero passati un paio di giorni tra la nascita del bimbo e la sua morte l’assegnazione dei dati fiscali sarebbe stata bloccata. “Io non pretendo le scuse da parte dell’Agenzia delle entrate – replica il padre – ho deciso di rendere pubblica questa inefficienza perché auspico non accada mai più. Che impatto può avere una simile lettera, su due genitori che hanno perso il loro bambino?”.