
FIUMICINO – Era da solo il piccolo Alessandro prima di morire annegato in un canale a Maccarese, vicino Roma? O con c’era un adulto, un uomo? Si è buttato da solo o è stato buttato? Sono questi gli interrogativi ai quali dovranno rispondere gli investigatori che si stanno occupando della morte di un bambino di 11 anni, annegato lunedì all’ora di pranzo senza un perché. Scrive Repubblica:
Un uomo sostiene di ricordare di aver visto il piccolo avviarsi verso il canale in compagnia di una persona. Un giovane invece ha raccontato agli inquirenti di averlo notato camminare da solo. Due testimoni sulla cui attendibilità ora gli agenti del commissariato Fiumicino stanno cercando di fare luce, perché la presenza o meno di un uomo accanto al piccolo potrebbero dare due scenari completamente differenti di quanto accaduto lo scorso lunedì.
Il vissuto di Alessandro non era semplice, per questo non è esclusa la pista del suicidio. Seguito dagli assistenti sociali il bambino aveva scatti d’ira, episodi di autolesionismo e aveva detto, in qualche occasione, di volersi uccidere. Al vaglio degli investigatori documentazioni cliniche e anche il cellulare del piccolo che, però, non aveva con se quando si è allontanato da casa della nonna.
Gli agenti del commissariato Fiumicino stanno continuando ad ascoltare testimoni, familiari e amici. Verranno sentiti anche i compagni di scuola per poter acquisire elementi utili alle indagini. Intanto si aspettano anche i risultati dell’autopsia che dovrebbe essere effettuata nei prossimi giorni.