Massima allerta della protezione civile a Roma per la piena del fiume Tevere, che questa mattina ha raggiunto gli 11 metri sul livello idrometrico, registrato all’idroscalo di Ripetta, e che dovrebbe raggiungere il picco tra domenica e lunedì. (Guarda le gallery 1 e 2)
«Sarà – osserva il vicecapo Dipartimento della Protezione civile, Bernardo De Bernardinis – un evento severo, ma governabile. Nello scenario più estremo il livello del fiume a Ripetta, nel centro della Capitale, dovrebbe salire intorno ai 13 metri-13 metri e mezzo, come accadde nel dicembre del 2008».
Attualmente, spiega De Bernardinis, «sta passando definitivamente l’ondata di piena di oggi, che si sta mantenendo, come previsto, intorno agli 11 metri». Sul bacino del Tevere piove, ma, osserva il vicecapo del Dipartimento, «le previsioni per i prossimi giorni sono più favorevoli di quelle iniziali: il bacino sarà meno colpito del previsto e ci sarà più neve e meno pioggia». Nel frattempo, aggiunge, «si svuota la diga di Corbara e si fa posto a nuovi volumi d’acqua». Inoltre, conclude De Bernardinis, «vengono tenuti sotto osservazione i bacini dell’Arno e del Serchio in Toscana, molto carichi di acqua».
Le previsioni meteorologiche annunciano ancora piogge e preoccupa anche la situazione dei mari che, da mossi a molto agitati, incidono sulle foci dei fiumi.
Esercito e forze armate sono state mobilitate in previsione di un’eventuale emergenza. Intanto anche gli ospedali sono in stato di preallerta: il Fatebenefratelli, all’Isola Tiberina, l’ospedale Israelitico e l’ospedale dei Cavalieri di Malta, situati in zona Magliana e tutti a ridosso del fiume, sono dotati di piani di emergenza interni, che entrerebbero in azione qualora il livello del fiume dovesse crescere ancora.
Il livello del fiume come previsto sta salendo ma, hanno spiegato dalla protezione civile, la piena è controllata. Nelle prossime ore verrà deciso se chiudere anche tratti delle piste ciclabili che si trovano sugli argini del fiume Aniene, dopo la chiusura di tutti gli accessi al fiume scattata ieri pomeriggio ed eseguita dalla polizia municipale con nastro giallo e cartelli in cinque lingue.
Intanto ha iniziato a calare lentamente, da questa mattina, il livello del Tevere tra Orte e Bomarzo, in provincia di Viterbo. All’ultimo rilevamento, eseguito in tarda mattinata, ad Orte era sceso a 6,94 metri rispetto ai 7,18 metri di ieri sera. In località Ponte Felice, vicino a Civita Castellana, al confine tra la Tuscia e la provincia di Rieti, alla stessa ora, il livello era di 9,23 metri rispetto ai 9,35 di ieri sera. A Bomarzo, invece, è sceso di pochi centimetri sotto i 6 metri.
Tuttavia il ponte che collega il Lazio all’Umbria resta chiuso per il terzo giorno consecutivo in via precauzionale. Ad Orte, durante la scorsa notte si sono verificate nuove esondazioni in aperta campagna. La prefettura di Viterbo ha mantenuto lo stato d’allerta sia perché le forti piogge che stano cadendo sul monte Amiata hanno notevolmente ingrossato il fiume Paglia, affluente di destra che s’immette nel Tevere a sud-est di Orvieto, sia perché il dipartimento nazionale della protezione civile ha annunciato per questa sera e per tutto domani e dopodomani un ulteriore peggioramento delle condizioni meteo, con forti precipitazioni su tutta la provincia.
