«La sera del 3 luglio in via Gradoli Gianguerrino Cafasso non c’era, c’erano solo i due carabinieri». Lo ha detto il trans Natalì nel corso di un’intervista con Bruno Vespa durante la registrazione della puntata di Porta a Porta.
Il giornalista ha però sottolineato che i carabinieri sostengono che Cafasso invece era presente.
«È una bugia – ha replicato Natalì – Lui è morto, ecco perchè è facile dire di lui quello che si vuole. Non posso dire che non lo conoscevo, perchè tutti lo conoscevano. Però non era certo un mio amico».