La testa di Giacomo Brambilla, l’imprenditore comasco ucciso nella notte tra lunedì 1 e martedì 2 febbraio nell’armeria Arrighi di Como, è stata trovata nel forno di una pizzeria nel comasco. Il locale, secondo quanto riportato dall’Ansa, sarebbe di proprietà di un parente dell’armiere Alberto Arrighi arrestato dagli investigatori e accusato dell’omicidio e di occultamento di cadavere.
Brambilla è stato ucciso con un colpo di pistola ravvicinato alla testa: probabilmente la decapitazione è stato un maldestro tentativo di rendere irriconoscibile la vittima.
Intanto dopo il fermo di Arrighi ci sono nuovi sviluppi nelle indagini: una seconda persona è stata fermata dalla polizia. Secondo l’Ansa tratterebbe di un congiunto, che avrebbe aiutato Alberto Arrighi nell’occultamento e nel tentativo di distruzione di parte del cadavere.
