PALERMO – Una prima scossa di magnitudo 4.2 รจ stata registrata nel Palermitano alle 8.22 di stamattina. Poi la replica, di magnitudo 2.4, secondo quanto reso noto dalla centrale operativa della Protezione Civile regionale, avvenuta alle 8.44 e localizzata nella stessa zona della prima scossa, a una profonditร di circa 10 chilometri. Una terza scossa di magnitudo 3.1 รจ stata poi registrata alle 11,45. Il primo evento รจย stato avvertito dalla popolazione e a Palermo numerose persone sono scese in strada. L’ipocentro รจ stato localizzato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Roma a 10 chilometri dalla costa, tra Ustica e Palermo, a una profonditร di circa 10 chilometri. Rilevate anche ulteriori scosse di assestamento. Secondo i primi rilievi non ci sarebbero danni rilevanti a cose o persone.ย L’evento sismico registrato questa mattina al largo delle coste palermitane secondo le verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile, non ha prodotto danni a persone o cose.
L’evento sismico รจ stato avvertito dalla popolazione in diverse localita’ dell’isola: da Palermo, a Trapani, Mazara del Vallo e Alcamo. Gli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Roma stanno rilevando scosse di assestamento che non sono state avvertite dalla popolazione perche’ registrate in alto mare e a una profondita’ di oltre 15 chilometri.
Lezioni sospese nelle scuole e uffici pubblici evacuati stamattina a Palermo dopo la scossa di terremoto di magnitudo 4.3 registrata alle 8.21 di stamattina. Studenti e impiegati sono scesi in strada per precauzione. Anche i centri sportivi sono stati chiusi.ย ย Nessun danno a persone o edifici a Palermo in seguito alle due scosse di terremoto registrate stamattina. Lo conferma anche la sala operativa provinciale dei vigili del fuoco. Tutte le squadre sono rimaste nei posteggi e non e’ c’e’ stato alcun intervento. ”Abbiamo pero’ ricevuto – dicono al comando dei pompieri – centinaia di telefonate di persone allarmate che chiedevano notizie”.
A causa delle scosse di terremoto, Palazzo d’Orleans, sede della Presidenza della Regione siciliana, e’ stato sgomberato. I responsabili della sicurezza hanno invitato il personale a lasciare gli uffici e a dirigersi nei viali della villa, adiacente l’edificio, che si trova in piazza Indipendenza a Palermo. ”La decisione e’ stata presa per motivi di sicurezza”, spiega il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo.
E’ stato generato da un sistema diverso da quello che attiva le faglie ben note lungo la costa settentrionale della Sicilia, il terremoto di magnitudo 4.2 registrato oggi in mare, a circa 10 chilometri da Palermo. ”Il terremoto e’ avvenuto a circa 10 chilometri dalla costa e a circa 20 chilometri di distanza dal sistema di faglie molto piu’ noto”, ha osservato il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).
Il sistema di faglie piu’ conosciuto, e nel quale i terremoti sono abbastanza frequenti, si concentra nella zona compresa fra 20 e 40 chilometri dalla costa ed e’ attivato dal movimento di compressione generato dalla placca africana, che spinge verso Nord, scontrandosi con la piccola placca tirrenica. Ma nel terremoto avvenuto oggi a 10 chilometri dalla costa e’ entrato in gioco un meccanismo diverso. ”E’ stato attivato da un movimento di tipo distensivo”, ha spiegato Amato. Un movimento cioe’ simile a quello che avviene nell’Appennino e all’origine dei terremoti che colpiscono quella zona, da quello dell’Irpinia all’Umbria, a L’Aquila.
Lungo le coste della Sicilia, ha proseguito il sismologo, ”e’ avvenuto un processo di deformazione interno, in una zona poco nota, nella quale la sismicita’ non e’ frequente e difficile da studiare”. Mancano infatti anche documenti storici che permettano di ricostruire una statistica: ”molti terremoti avvenuti fra ‘700 e ‘800 nelle zone di Palermo, Cefalu’ e dei monti Nebrodi – ha osservato Amato – sono stati infatti localizzati sulla costa sulla base delle descrizioni storiche, ma molti di essi potrebbero essere avvenuti in mare”.
